Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il «re» della pizza investe nella Murgia: «Così sfido il Covid»

- Monica Caradonna

BARI La cig non è stata erogata e le buste paga di molti lavoratori sono congelate a marzo. Per gli imprendito­ri della ristorazio­ne la ripartenza è complessa. Ma c’è chi, invece, ha deciso di usare il lockdown per dare forma a vecchi sogni. E Francesco Martucci, anima della pizzeria «I Masanielli» a Caserta, ha realizzato il suo sogno, quello che con Lilia, sua compagna di vita, aveva preventiva­to di concretizz­are in 4-5 anni. Non bisognava perdere neanche un posto di lavoro a causa del Covid. Ed è così che il sogno rimandato ha subìto una brusca accelerata e in poche settimane l’uomo che ha conquistat­o l’olimpo mondiale dei pizzaioli, è pronto ad accendere il suo fuoco nel cuore della Murgia. «Pizza Farm Posta Mangieri» di Francesco Martucci entro un mese e pochi giorni sarà la nuova sfida del re della pizza. E come omaggio alla campagna che fece innamorare Federico II, ci sarà anche una pizza ispirata alla «cialledda».

Lui, intanto, si lascia ispirare e inebriare dalla potenza delle biodiversi­tà di quell’angolo di Alta Murgia alle porte di Corato, ricordando quando la sua Lilia, un giorno, gli aveva detto «vieni, ti porto in un posto magico a guardare il tramonto».

Perché una pizzeria in Puglia?

«Ho due nonne pugliesi. Sono un mezzo sangue. La mia compagna è pugliese, quindi questa terra è uno dei miei posti del cuore. Poi, per come son fatto io, anarchico fin dentro l’anima, invece di aprire una nuova pizzeria in una grande città, dove forse sarebbe stato anche più semplice farlo, ho preferito un progetto in cui si possa esprimere e liberare il mio essere».

Un imprendito­re che decide di investire in questa una fase è sostenuto dal Governo?

«Il Governo non ci ha dato nulla. Neanche la cig ai miei ragazzi ai quali ho provveduto io. Siamo un Paese di burocrati e spesso ci obbligano ad arrenderci alle scartoffie. Io mi sono rimboccato le maniche e ho pensato al futuro. Sin dal primo momento, leggendo i decreti, mi son detto che non bisognava licenziare nessuno, così ho creato un diversivo».

Creando nuovi posti di lavoro…

«A Caserta in pizzeria con il taglio dei coperti avrei dovuto licenziare una decina di persone. Con l’apertura in Puglia, invece, quel personale lo impiego in questo nuovo progetto e qui farò assunzioni mirate. Noi siamo pronti e la Puglia ci sta già dimostrand­o molto calore».

Francesco Martucci Impiegherò i dipendenti che avrei licenziato a Caserta

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