Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Lega, avanti tutta con Altieri Caroppo decide di lasciare il partito
L’eurodeputato consuma lo strappo e prepara una lista: già pronta una griglia di nomi Il partito di Savini pensa alla campagna elettorale
La Lega di Puglia fa quadrato attorno al suo leader nazionale, Matteo Salvini, e candida Nuccio Altieri come candidato presidente alle prossime elezioni regionali. Insomma nessun passo indietro dopo le polemiche interne. Intanto Andrea Caroppo decide di lasciare il partito.
BARI Game over, partita finita. L’esecutivo della Lega si riunisce per parlare delle elezioni Regionali e neppure invita il dissidente Andrea Caroppo. L’eurodeputato però ha tutt’altre intenzioni che partecipare alle riunioni, visto che già si immagina fuori dal partito. È l’effetto della violenta polemica pubblica (dopo quella interna) sulla designazione di Nuccio Altieri a candidato presidente, indicato dalla maggioranza e sgradito a Caroppo e al segmento della Lega che lo sostiene.
Non ci sono atti formali: né Caroppo è stato espulso e neppure l’eurodeputato si è tirato da parte. L’allontanamento reciproco è nei fatti. Il leader della Lega, Matteo Salvini, aveva detto che «chi fa polemiche inutili, si mette fuori dal movimento». Caroppo aveva replicato, citando Churchill, che ci vuole coraggio a parlare ma «pure ad ascoltare». Chiedeva comprensione verso le proprie ragioni, non ne ha avuta.
Ora pensa al dopo. Non è solo, con lui ci sono i componenti dell’esecutivo Antonio Scianaro, Enrico Balducci (già consiglieri regionali) e Michele Picaro (capogruppo al Comune di Bari, defenestrato pochi giorni fa con un blitz degli altri tre colleghi leghisti). Sono i capisaldi del pezzo di Lega che seguirà Caroppo. «Non vado da nessuna parte – dice l’eurodeputato – resto con “Sud in testa”, la rete di persone e movimenti di varie Regioni che avevo allestito per parlare di Mezzogiorno, tema cancellato dall’agenda politica. Con quelle persone sono entrato nella Lega, in una logica autonomista, secondo il progetto di Salvini. Con quelle stesse persone ne esco».
Caroppo non ne parla esplicitamente. Ma è chiaro che pensa all’allestimento di una formazione per le Regionali. Oppure all’inserimento dei suoi uomini in una eventuale lista di sostegno al presidente (chiunque sia il candidato, anche se è chiaro che egli propenda per Raffaele Fitto, sostenuto da FdI e da FI). Ma c’è già chi pensa ad un suo passaggio nel partito di Giorgia Meloni. «Non è il tema di cui occuparsi oggi – dice Caroppo – e penso che sia argomento secondario e successivo».
La rete dei sostenitori di Caroppo è pronta. Del resto, essendo stato segretario regionale, l’eurodeputato ha punti di contatto con tutte le province. Da qui arriverà il personale da schierare alle Regionali. In primo luogo il citati Scianaro (Brindisi) e Picaro (Bari). Poi Roy De Santis a Lecce, Vincenzo Riontino a Foggia, Donatello Borracci a Taranto, Rossella Piazzolla nella Bat. È possibile che l’uscita di Caroppo determini una ripercussione elettorale sulla Lega (piccola o grande si vedrà alle urne).
La Lega, da parte sua, non se ne cura. E riconferma il nome di Altieri da offrire al tavolo dei leader nazionali che si riunirà entro la fine della prossima settimana. «Siamo pronti – dice il segretario regionale, Luigi D’Eramo – ad offrire non solo una candidatura di grande competenza come quella di Altieri, ma anche un programma politico chiaro ed innovativo: sarà rappresentato dai cinquanta migliori leghisti di Puglia che saranno candidati nella nostra lista per il Consiglio regionale e per la quale abbiamo già oltre cento disponibilità». Martedì 2 giugno centrodestra in piazza, a Bari, per la manifestazione contro il governo. La questura chiede distanziamento e non più di 250 militanti.