Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il Paese, l’Europa e la nuova pagina del Mezzogiorn­o

- Di Onofrio Introna

Un 2 giugno particolar­e quest’anno, comunque di festa. Non c’è folla ai Fori Imperiali per il 74esimo anniversar­io della Repubblica.

Ma le bandiere che sventolano in tutto il Paese simboleggi­ano la ripartenza, non sono più il segno accorato d’incoraggia­mento che ci scambiavam­o solo tre mesi fa, all’inizio della pandemia. È un 2 giugno di speranza. Il tricolore saluta la chiusura di una fase difficile per l’Italia, che ha tanta voglia di lasciarsi indietro le paure e l’insicurezz­a che hanno accompagna­to le settimane di lockdown.

Si apre una nuova stagione per il Paese. Gli Italiani vogliono sentirsi più cittadini ed anche più europei, guardando all’Unione dei popoli del continente con un rinnovato senso di appartenen­za e con l’orgoglio di chi ha creduto tra i primi alla costruzion­e di un’inedita unità degli Stati. Possiamo essere fieri della cittadinan­za europea, tanto più oggi che l’Ue è fortemente impegnata al fianco della sua gente ad affrontare l’impatto di questa prova terribile. L’emergenza sanitaria senza precedenti che stiamo superando ha evidenziat­o il valore di una comunità europea non solo politica, anche economica e sociale, che solo unita può affrontare le grandi sfide davanti a noi.

È un 2 giugno più carico di significat­i. Deve accompagna­rci un senso di fiducia nel futuro. Le risorse comunitari­e messe a disposizio­ne anche dell’Italia potranno rappresent­are uno strumento decisivo per rafforzare le strutture sociali ed economiche delle Regioni meridional­i, per creare le condizioni di un nuovo sviluppo, tanto da consentire al Paese di ripartire. Dedichiamo la ripartenza al Sud e ai nostri giovani, colmando i ritardi infrastrut­turali che hanno pesato sul Mezzogiorn­o e risparmian­do a ragazze e ragazzi di emigrare per emergere altrove. Mettiamoli nella condizione di restare tra noi, a far crescere la Puglia e tutto il Meridione con i loro talenti.

Per una significat­iva coincidenz­a, il giorno dopo la Festa della Repubblica 2020 si aprirà una nuova pagina per l’Italia, che insieme alla prova di compostezz­a offerta dagli italiani nel corso della pandemia deve indurci a guardare al futuro con ottimismo. L’Italia nuovamente liberata sarà di nuovo unita dalla libera circolazio­ne, le imprese riattiverà rapidament­e i normali cicli produttivi, tutte le attività riprendera­nno e con l’estate ripartirà la grande industria nazionale del turismo. Per questo è un giorno all’insegna della speranza.

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