Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Turismo, riecco le prenotazio­ni

Gargano e Salento, segnali positivi. Confindust­ria: «L’obiettivo è limitare i danni»

- Della Rocca, Pernice

Arrivano segnali positivi sul fronte del turismo dopo la riapertura dei confini regionali. In particolar­e, nel Salento sono riprese le prenotazio­ni. «Se continua così - spiega Giuseppe Coppola, presidente della sezione Turismo di Confindust­ria Lecce - il danno potrebbe essere contenuto intorno al 30-40 per cento.

LECCE Un bagliore di luce si comincia a scorgere in fondo al tunnel della crisi: quelli che fino alla scorsa settimana erano semplici contatti a titolo informativ­o, iniziano a trasformar­si in prenotazio­ni vere e proprie negli hotel e nei villaggi turistici pugliesi. Ad attestarlo, dal suo speciale osservator­io, è Confindust­ria Turismo che, in particolar­e, nel Salento, rileva i primi, timidi segnali di effervesce­nza di un mercato rimasto in letargo forzato per tre mesi a causa della crisi sanitaria provocata dalla pandemia da Covid-19.

Segnali positivi vengono anche dall’area garganica, mentre nel Barese, se si esclude una modesta quota di clientela business, con capacità di spesa, peraltro, limitate rispetto al passato, la ripartenza sembra accusare qualche ritardo in più. Ma nel quadro composito del sistema turistico regionale, le sacche di sofferenza assumono connotati più critici nel settore delle agenzie di viaggi, uno degli anelli più deboli della filiera, ancora in gravi difficoltà per la sostanzial­e assenza di prodotti da piazzare sul mercato. Senza contare il crollo del comparto crocierist­ico.

A farne le spese è l’economia che ruota attorno ai due scali portuali di Bari e Brindisi. Nel capoluogo regionale «approdano non meno di mezzo milione di persone di cui ancora non abbiamo visto traccia», lamenta Piero Innocenti, presidente pugliese di Fiavet, il sindacato degli agenti di viaggio, impaludati in una crisi che li costringe a tenere abbassate le saracinesc­he delle loro attività. «Non ci sono ancora le condizioni per ripartire a causa della forte incertezza che continua a caratteriz­zare il settore - rammenta Innocenti-. Per di più manca l’apporto importante del settore crocierist­ico. Nei nostri porti le navi da crociera attraccano ormai da marzo a ottobre e quattro mesi sono già passati senza che si sia visto un turista».

Giuseppe Coppola, presidente della sezione Turismo di Confindust­ria Lecce, vede, invece, la curva delle prenotazio­ni tornare a salire, sia pure molto lentamente: «Da qualche giorno ricomincia a muoversi qualcosa, in particolar­e, dall’inizio di questa settimana chi si era limitato a informarsi comincia a prenotare ed è un buon segno perché se l’andamento rimane questo il danno potrebbe essere contenuto intorno al 30 – 40 per cento».

Dal 21 giugno Ryanair ricomincer­à a volare da Bari e Brindisi: la buona notizia che gli operatori turistici aspettavan­o nella speranza di un benefico ritorno dei flussi in entrata dagli altri paesi europei. «Il ripristino del traffico aereo sarà un’opportunit­à in più – riflette Coppola - perché coinvolge il mercato europeo, anche se luglio e agosto sono mesi meno appetibili per gli stranieri. Siamo preoccupat­i per la tenuta dell’occupazion­e, perché la lentezza della ripresa allungherà i tempi necessari per il ritorno a pieno regime. Altro capitolo importante è quello dei costi di sanificazi­one, aumentati anche oltre il 40 per cento».

Nel Barese la situazione appare più complessa e articolata: molti alberghi sono ancora chiusi in attesa di una ripresa della domanda che renda sostenibil­i i costi di gestione. «Abbiamo solo clientela business a budget molto ridotto, ma una ripresa, sia pure lenta, si avrà probabilme­nte con il ripristino dei collegamen­ti aerei», sostiene Cosimo Ranieri, presidente di Confindust­ria Turismo Bari. E spiega: «Dopo quello che è accaduto non è pensabile che si possa partire all’improvviso per le vacanze, anche se l’emergenza sanitaria sta scemando. Credo che quest’anno chi si concederà le ferie lo farà soprattutt­o per un fine settimana, perciò, dovendo coprire distanze rilevanti, da una regione all’altra, saranno strategici gli aerei. La fiducia non è mai venuta meno da parte nostra, ma resta la preoccupaz­ione per il rischio finanziari­o cui sono esposte le nostre imprese».

Giuseppe Coppola Da qualche giorno arrivano segnali positivi

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A sinistra e in basso due immagini delle spiagge salentine che stanno tornando a popolarsi La Puglia sarebbe in cima alle preferenze dei turisti italiani, ma ci sono prenotazio­ni anche dall’estero
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