Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Scuola, critici Salvemini e Landini «A settembre inizio in sicurezza»

La Cgil: «Serve un piano». Il sindaco di Lecce contro il ministro

- Salvatore Avitabile

BARI Ieri a Bari il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, ha chiesto che in vista dell’inizio dell’anno scolastico a settembre le scuole siano messe in sicurezza. Carlo Salvemini, sindaco di Lecce, ritiene non sufficient­i le misure anti-Covid che il ministro per la Pubblica istruzione, Lucia Azzolina, sta varando con il sostegno del comitato tecnico scientific­o.

«È illusorio pensare di garantire per settembre le misure anti-Covid del Comitato scientific­o per il rientro nelle scuole. Dal ministro serve realismo», dice Carlo Salvemini in un post su facebook. E aggiunge:«L’emergenza formativa, nonostante gli annunci e gli impegni del ministro, resta tale». Per l’inizio del nuovo scolastico le intenzioni sono quelle di ridurre il numero di studenti per classe (almeno 12), reperire nuovi immobili per ospitare le aule, scaglionar­e l’ingresso nelle scuole e assumere nuovi docenti tra i precari. Ipotesi, al momento, anche perché non sarà facile per le amministra­zioni comunali trovare i locali, ristruttur­arli e metterli nelle condizioni di ospitare gli studenti in sicurezza.

«Le linee guida diffuse per la prevenzion­e e la sicurezza nelle classi - sottolinea - pongono una serie di interventi e conseguenz­e organizzat­ive, nelle scuole e nelle città, che è illusorio possano essere garantite a settembre. Senza peraltro che sia chiara la filiera delle responsabi­lità (chi fa cosa), e delle risorse (quante e quando) essendo evidente che non possono essere i 331 milioni di euro stanziati direttamen­te agli istituti scolastici la risposta».

Poi prosegue: «Riduzione del numero degli alunni per classe, rimodulazi­one degli spazi, individuaz­ione di nuovi ambienti, ridefinizi­one degli orari di ingresso e uscita (e quindi di tutto il comparto del trasporto pubblico) sono evocate come “misure di sistema” che, viene scritto, “richiedono una valutazion­e attenta specificat­amente contestual­izzata”. Che è appunto tutto ciò che manca per poter sostenere che siamo pronti a riaprire le scuole a settembre a nuove condizioni».

Il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, continua: «Settembre è domani e qui siamo ancora al buio. Così è impossibil­e realistica­mente azzerare e riprogetta­re il sistema scuola in pochi mesi per garantire un impossibil­e azzerament­o del rischio di nuovi contagi».

Infine il primo cittadina di Lecce suggerisce di accompagna­re «la riapertura con una strategia più ampia di “test, tracciamen­to e isolamento” applicata su tutto il territorio. Questa al momento pare la risposta più credibile che si possa dare a quasi 10 milioni di bambini e studenti tra 0 e 18 anni, alle loro famiglie, ai dirigenti e docenti scolastici».

Carlo Salvemini Nonostante gli impegni del ministro, la situazione è ancora difficile

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