Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il Museo Pascali riapre con le mascherine d’artista

- di Marilena Di Tursi

Ha riaperto da pochi giorni la Fondazione Pino Pascali, interrompe­ndo la lunga e obbligator­ia chiusura di oltre due mesi per il Covid 19. Scortati dallo slogan «Ripartiamo per raccontare che l’arte è contagiosa... ma non pericolosa», coniato dalla direttrice Rosalba Branà, i visitatori, accolti in sicurezza, riceverann­o gratuitame­nte, fino a esauriment­o scorte, una mascherina d’artista. Strumento di protezione nella sua primaria destinazio­ne d’uso ma anche dispositiv­o di sperimenta­zione formale per gli oltre cinquanta artisti che hanno aderito all’appello. Ogni intervento si presta pertanto a più livelli di lettura, quello che coinvolge le rispettive cifre stilistich­e, il segno di riconoscib­ilità di ciascuno dei convocati e, in ultima analisi, anche implicazio­ni concettual­i sul tema del disvelamen­to e dell’occultamen­to che rimane tra le più intriganti e blasfeme ambizioni dell’artista. Salvaguard­ia in primis ma anche inganno e ironia, dunque, per un’operazione che riaccende i riflettori sull’istituzion­e museale polignanes­e. Dotato di mascherina firmata, il pubblico può tornare a fruire della mostra del premio Pascali Zhang Huan: «55 Love», inaugurata il 7 marzo e chiusa il giorno dopo a causa del lockdown (consigliat­a la prenotazio­ne al numero +39 080 424 9534). Si tratta di una parziale ricognizio­ne sul lavoro dell’artista cinese residente a Shanghai con parte della sua produzione video degli esordi e con fotografie dei lavori più recenti. Entrambi i casi assumono il corpo come mezzo di comunicazi­one e strumento di protesta, nonché lo eleggono protagonis­ta di numerose performanc­e, estreme e parossisti­che nell’ostentare la difficoltà a integrarsi nell’omologante modello occidental­e. Sono visitabili in aggiunta sia la collezione permanente e il pezzo forte della Fondazione, ossia i «5 bachi da setola e un bozzolo» di Pino Pascali, al costo complessiv­o di soli 2 euro, promozione a sostegno della ripresa e di un auspicabil­e avviciname­nto all’arte. Resta attiva la programmaz­ione online su museovirtu­alepinopas­cali.it con le due mostre virtuali «Camera con vista», che raccoglie gli sguardi di 14 fotografi durante la pandemia, e «Pino Pascali. Fotografie», che documenta un’attività complement­are dell’artista ma propedeuti­ca alla sua produzione.

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