Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

I sipari non si rialzano Lanera: «Occorreva un gesto simbolico»

Malcontent­o fra gli esercenti. Pinto (Teatroteam): «Non ho contributi statali. Con questi vincoli non riapro»

- di Francesco Mazzotta

Dal 15 giugno potranno riaprire i teatri, oltre ai cinema. Ma il settore protesta. Regole troppo restrittiv­e. Per questo la programmaz­ione estiva subirà in Puglia una notevole contrazion­e. Le sale di proiezione rimarranno sostanzial­mente chiuse, mentre funzionerà qualche arena all’aperto.

Anche sul fronte teatrale le iniziative al momento risultano poche. E non solo perché in questo periodo i teatri vanno solitament­e in pausa. In tutta Italia sta montando il malcontent­o tra esercenti privati e soggetti coperti da intervento pubblico.

Troppo condiziona­nti i protocolli, come confermato dalle linee guida diffuse dalla Regione Puglia. Per cui le luci in molti casi rimarranno spente se non verranno accolte le richieste dell’Agis di modificare le limitazion­i della capienza, soprattutt­o al chiuso.

«Impensabil­e riavviare l’attività con 200 persone tra spettatori, artisti e personale: quella del governo mi pare una proposta provocator­ia», dice Sonia Greco del Teatro Politeama Greco di Lecce, che non riaprirà. E si lamenta per le stesse ragioni Bartolomeo Pinto del Teatroteam di Bari, che si schiera con le posizioni dell’Atip, la neonata associazio­ne dei teatri privati della quale fanno parte quindici grandi strutture del Paese, dal trittico capitolino formato da Sistina, Quirino e Ambra Jovinelli all’Augusteo di Napoli. «In estate siamo abitualmen­te fermi, ma il 15 giugno non ci impegniamo in iniziative simboliche di riapertura perché in queste condizioni non ripartirà il 95% delle strutture tra quelle che vivono solo di incassi», dice Pinto. Il quale vede nella possibilit­à di ripartenza accordata dal governo solo uno strumento per sospendere la cassa integrazio­ne. «Ma se non verrà prorogata sino a fine agosto - sostiene - si rischiano 200mila licenziame­nti nel settore».

Niente spettacoli, ma solo attività collateral­i, anche per chi gode di finanziame­nti pubblici come il Tric, la rete che tiene insieme Kismet di Bari, Radar di Monopoli e Cittadella degli artisti di Molfetta. «Condividia­mo la linea nazionale dell’Agis che ritiene queste misure un danno per gli incassi e, quindi, per la sostenibil­ità degli eventi», dice il presidente Augusto Masiello. «E poi - aggiunge - ad aggravare la nostra situazione c’è il taglio del contributo del Comune di Bari: 288mila euro in meno nel biennio 2019-2020. Ma il Tric - conclude Masiello - è pronto a organizzar­si per realizzare attività all’aperto in estate se l’amministra­zione comunale provvederà al reperiment­o delle risorse necessarie».

Se ne riparlerà in autunno per il Petruzzell­i e per il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi che, però, attraverso la Fondazione, organizzer­à la stagione estiva del Coche mune, fa sapere il direttore artistico Carmelo Grassi. C’è, invece, chi riparte già lunedì, un minuto dopo la mezzanotte. Il Teatro Comunale di Manfredoni­a intitolato a Lucio Dalla sarà il primo a riaprire al pubblico con un rito collettivo di teatro e musica della Bottega degli Apocrifi riservato a cinquanta persone. Iniziativa

avrà una coda alle 12.30, sempre lunedì, con la diretta #TPPLIVE del Teatro Pubblico Pugliese alla quale prenderà parte il responsabi­le della compagnia, Cosimo Severo. In collegamen­to ci sarà anche Salvatore Tramacere dei Cantieri Koreja di Lecce, compagnia che ai primi di agosto tornerà con il festival Teatro dei Luoghi. E tornerà anche Castel dei Mondi, festival che si preannunci­a ‘strabilian­te’.

E un bel segnale arriva da Gianni Ciardo, che dal 17 al 21 giugno sarà alla Vallisa di Bari col nuovo spettacolo Verosimile. Accende i riflettori anche il sistema Garibaldi di Carlo Bruni che, con Kuziba Teatro, propone laboratori e spettacoli a Bisceglie, dal 19 al 21 giugno. Mentre la compagnia Crest di Taranto conta entro la fine della prossima settimana di tenere al Tatà una prova aperta della nuova produzione, Celestina e la Luna, che avrebbe dovuto presentare per Maggio all’Infanzia. Da lunedì riprendono le prove, la programmaz­ione ripartirà soltanto a settembre.

❞ Sonia Greco (Politeama)

Impensabil­e riavviare l’attività con duecento persone tra spettatori, artisti e personale

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Bartolomeo Pinto, patron del Teatroteam, vede nella decisione del governo uno strumento per sospendere la cassa integrazio­ne

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