Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Non restituiti prestiti per 800 milioni Popolare, così si spiega la bancarotta
Tra 24 ore i locali si rianimeranno. Gestori delle strutture soddisfatti. Però non mancano le perplessità
Sottoscritto l’accordo con i sindacati, adesso la nuova Popolare di Bari si accinge ad effettuare un aumento di capitale pari a 943 milioni di euro. Un’operazione resa necessaria dalla voragine causata dagli 800 milioni di prestiti non rimborsati. Il 30 giugno sarà anche votata la trasformazione in spa.
BARI Da domani, in Puglia, potranno riaprire le discoteche, ma tra mille perplessità e tanti patemi. Le restrizioni, pur giustificate dalle sacrosante esigenze di sicurezza, sono tante e tali che i gestori non vorrebbero trovarsi in un mare di guai, perché badare a centinaia di persone sulle piste da ballo, ai bar, ai botteghini, non sarà cosa facile. Anzi, «di sicuro sarà compito arduo, non potendo fare gli sceriffi per evitare possibili conseguenze a nostro carico in caso di inosservanza delle regole da parte dei clienti», sostiene Roberto Pastore che a Gallipoli gestisce il Rio Bo, una delle balere all’aperto più gettonate del Salento.
L’ordinanza di Michele Emiliano, che sdogana locali da ballo, sale ricevimenti, sale slot e scommesse, dando l’abbrivio ad una ripartenza controllata dell’industria del divertimento, è ancora fresca di firma. Il governatore l’ha vergata venerdì, a tarda sera, poco prima di mettere un punto fermo all’ennesima giornata trascorsa a misurarsi con i grattacapi del post-Covid.
«Il tavolo pugliese ha valutato quale fosse la situazione migliore, soprattutto in relazione alla curva epidemiologica attuale - ha detto Loredana Capone, assessore regionale all’industria turistica e culturale - la Puglia ha ritenuto di poter aprire molto prima di metà luglio. Dunque si riparte in questi settori che sono di vitale importanza per l’economia pugliese».
Le linee guida per la riapertura delle attività, parte integrante del provvedimento, contengono regole stringenti anti-contagio: densità di affollamento di 0,7 persone per metro quadrato, divieto di assembramenti, distanziamenti di un metro tra persone e altro ancora. Anche se il codice di affollamento potrà tornare al suo normale livello dell’1,2 per metro quadrato se nei successivi quindici giorni dalla riapertura la curva epidemiologica pugliese non dovesse presentare variazioni peggiorative. «Il segnale di Emiliano è molto importante perché ci dà speranza – ragiona Roberto Pastore – ma voglio rendermi conto di come evolve la situazione prima di ripartire».
Pastore, intanto, si è visto azzerare tutte le prenotazioni della sala ricevimenti Villa dei Fiori che, sempre a Gallipoli, gestisce con la sua famiglia: «Fino al 2021 niente matrimoni, da marzo scorso fatturato a quota zero, ma continuiamo a pagare la tassa sui rifiuti che il Comune non ci ha sospeso».
Nicola Pertuso, gestore della nota discoteca Jubilee Beach di Bisceglie e presidente regionale della Silb – Fipe, l’associazione delle imprese di intrattenimento, ammette: «Con le norme anti-Covid sarà difficile all’inizio, com’è stato per i ristoranti, ma credo che ci adegueremo. L’ordinanza di Emiliano mi pare, però, migliorativa rispetto ad altre e le imprese organizzate, come le nostre, sono abituate a gestire situazioni complesse».
Vincenzo Bellini, presidente del Distretto produttivo Puglia Creativa, fa un appunto: «Fuori dalle polemiche dico che il programma delle ripartenze doveva contemplare tutte le forme di intrattenimento, non solo le discoteche. Ad oggi, per esempio, nel Teatro Petruzzelli di Bari, ad una manifestazione con 50 orchestrali potrebbero assistere al massimo 150 spettatori, a fronte di una capienza totale di 1400 persone. E questo perché la Regione non ha varato misure meno restrittive, come ha fatto con le discoteche».
❞ Vincenzo Bellini Per i teatri la Regione non ha varato misure meno restrittive come invece ha fatto con le discoteche
❞ Roberto Pastore Il segnale di Emiliano è molto importante perché ci dà speranza, ma voglio vedere come evolve la situazione adesso
❞ Nicola Pertuso Sarà difficile all’inizio, ma credo che ci adegueremo. L’ordinanza mi pare migliorativa rispetto ad altre