Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La Puglia delle feste torna in pista

Dopo 19 mila matrimoni annullati riaprono le sale riceviment­i. E, tra le polemiche, anche le discoteche

- Della Rocca, Petruzzell­i

Da domani, con un’ordinanza emessa dalla Regione, riaprono sale riceviment­i per matrimoni e feste e anche le discoteche (con un mese d’anticipo rispetto alle scadenze fissate dal governo).

BARI Dimenticat­e le sgomitate ai buffet e quelle scene di imbarazzo al cospetto degli arraffoni da piatti. Stop ad estenuanti trenini e balli di gruppo, magari con il dj costretto ad allungare i tempi perché dalla cucina gli dicono che il secondo non è ancora pronto. Certo, si potrà ballare tra una portata e l’altra, ma solo per un tempo massimo di 15 minuti. Abolite le confettate. Gli sposi, se vorranno, consegnera­nno sacchetti singoli a ciascun invitato mandando in soffitta le tavolate del tradiziona­le dolcetto nuziale che attira i golosi ma anche le mani di più invitati. Niente abbracci e baci agli sposi. Ammessi solo quelli dei congiunti. E all’ingresso nessuna rilevazion­e fisica della temperatur­a corporea. Ci penseranno le termocamer­e, posizionat­e in alto, a farlo in maniera discreta. Tra nuove regole e qualche piacevole novità riparte da domani in Puglia la stagione di matrimoni ed eventi legati al wedding. Dall’altare si potrà passare alle sale riceviment­i ridisegnat­e in modalità anti-covid. Un avvio non semplice dopo i disastri degli ultimi tre mesi con ricavi frantumati per tutto l’indotto. Nelle prossime ore, non a caso, protestera­nno i fotografi, spazzati via anche loro dal lockdown che ha travolto matrimoni, battesimi, comunioni e feste varie. E per capire come sarà il “fatidico sì” a queste latitudini basta parlarne con Michele Boccardi, presidente Assoeventi Confindust­ria Bari-Bat e nazionale.

È arrivata la tanto sospirata ordinanza regionale del governator­e Emiliano. È andata bene o si poteva fare meglio?

«È andata benissimo perché sono state recepite in toto le nostre linee guida. Ringrazio il presidente Emiliano, il professor Lopalco e tutto il comitato tecnico-scientific­o per il lavoro svolto, in forma gratuita e con grande sensibilit­à. È stato stilato un protocollo che garantisce la salute degli operatori e degli ospiti e l’essenza di ogni evento, cioè la conviviali­tà».

Insomma, si riparte dopo un trimestre drammatico.

«Qui in Puglia dovevano svolgersi 19mila matrimoni, di cui 1276 di coppie straniere, prevalente­mente provenient­i da Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Tutti annullati, mentre quelli per così dire ‘autoctoni’ sono stati rinviati al 2021 e 2022. Questo stop è costato all’indotto Puglia un miliardo di euro, per non parlare dei 200mila stagionali, i veri invisibili perché non coperti da alcun ammortizza­re sociale».

Ovviamente quella di domani è una sorta di data zero. Cioè non aspettiamo­ci da subito ondate di banchetti nuziali.

«Chiaro. Non c’è ancora alcuna clientela. Organizzar­e un matrimonio o allestire una sala non è come aprire dalla sera alla mattina un bar o un salone di bellezza. Purtroppo si è intervenut­i molto tardi e a livello nazionale tutto il settore è stato ignorato dal Governo gettandoci nella totale incertezza e scatenando il panico tra le coppie. Se ne avessimo parlato già ad aprile, qualcosa poteva già muoversi in questi giorni. E invece nulla. Meno male però che in Puglia è arrivata questa ordinanza».

Ora vi attendete un assalto alle prenotazio­ni?

«Decisament­e no. Da qui sino al prossimo 31 dicembre c’è piena disponibil­ità di date. A settembre resistono solo i temerari, ma sono davvero pochi. E se gli esperti in tv continuano a dirci che dobbiamo prepararci a una seconda ondata autunnale del virus, è chiaro che molte coppie preferisco­no posticipar­e la data. L’unico settore veramente in ginocchio è il nostro. Tutto il resto invece è tornato alla normalità».

Veniamo alle regole pratiche. Misurazion­e della febbre agli invitati con telecamere, niente mascherine e soprattutt­o niente buffet.

«Sì. Al posto dei buffet ci saranno delle isole dedicate dove ogni invitato sceglierà ciò che desidera e gli sarà servito dal cameriere. I tavoli saranno

In Puglia erano previsti 19 mila matrimoni, tutti annullati

distanziat­i di due metri e in ciascuno, pensiamo a quelli da dodici posti, ci potranno essere solo otto commensali. Distanze quando si balla e lo si potrà fare solo per quindici minuti tra una portata e l’altra».

Dica la verità, queste nuove regole faranno lievitare i prezzi?

«Per noi aumenteran­no i costi, visti gli stringenti protocolli sanitari con personale e fornitori. Ma come categoria ci vogliamo impegnare a lasciare invariati i prezzi dei menù. Ricordo a tutti che c’è un problema sociale e occupazion­ale in corso con 2,5 milioni di cassintegr­ati in Italia».

Ipotizziam­o che a una coppia di fidanzati, leggendo questa nostra intervista, venga voglia di sposarsi. Lei cosa direbbe?

«Di convolare a nozze. Certo, ci sono queste piccole accortezze ma non sono eccessive. Ci vuole un messaggio di speranza e di ottimismo perché purtroppo il rischio è che questo settore si estingua».

Mi scusi, un ultimo dubbio. E se in sala lo sposo dovesse arrivare con la febbre? Che succede? Lasciate sola la sposa?

«Eh (ride, ndr) sarebbe un bel problema».

Da qui sino al prossimo 31 dicembre c’è piena disponibil­ità di date

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Laure Peugeot, una delle figlie del grande produttore di auto francese, ha sposato nel 2010 a Polignano di Mare il fotoreport­er Siegfrid Modola
Star ed ereditiere, gli sposi vip Laure Peugeot, una delle figlie del grande produttore di auto francese, ha sposato nel 2010 a Polignano di Mare il fotoreport­er Siegfrid Modola
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Nel 2014 a Borgo Egnazia il matrimonio di Pramod Agarwal, la figlia del magnate indiano dell’acciaio: 800 gli invitati e 10 milioni il costo del riceviment­o
 ??  ?? La popstar Justin Timberlake e l’attrice statuniten­se Jessica Biel sposi nel 2012 a Borgo Egnazia. Ottanta gli ospiti, cinque miilioni di euro spesi
La popstar Justin Timberlake e l’attrice statuniten­se Jessica Biel sposi nel 2012 a Borgo Egnazia. Ottanta gli ospiti, cinque miilioni di euro spesi
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