Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Ciak vincente a Matera Nasce la scuola di cinema
Comune e Regione hanno firmato l’intesa con il centro sperimentale. Corsi triennali, si parte nel 2021
Iprimi iscritti alla scuola nazionale di cinema nella sede distaccata di Matera sono previsti nel 2021 e studieranno fino al diploma nel 2024 in quello che fu l’edificio del Dipartimento di architettura dell’Università di Basilicata, in via Lazazzera su un’area complessiva di 1.600 metri quadri. Matera e il cinema trovano così un ulteriore punto di incontro dopo un percorso iniziato nel 1949 con il documentario di Carlo Lizzani «Nel Mezzogiorno nulla è cambiato», in cui la città apparve per la prima volta, e arrivato fino a «No time to die», ultimo episodio di James Bond girato nel 2019.
La firma della convenzione che da ieri ha portato una vera e propria istituzione del cinema italiano in Basilicata, aggiunge una nuova sede alle cinque già esistenti (Milano, Torino, L’Aquila, Palermo e Lecce) e avvia di fatto le attività che nella fase di avvio conteranno su un finanziamento di 800 mila euro di Regione e Comune.
La somma servirà alle spese di allestimento e primo impianto della sede, allo svolgimento delle attività didattiche e a quelle del personale docente, tecnico e amministrativo. Ogni anno del triennio di corsi della scuola verrà sostenuto da un plafond di 700 mila euro. La firma dell’intesa è coincisa con l’apertura di uno degli edifici più suggestivi della città, palazzo Malvini Malvezzi riportato allo splendore originario dopo un lungo lavoro di restauro sulla struttura che risale al 1400. Dalle parole di Pier Paolo Pasolini che scelse Matera per il Vangelo secondo Matteo per il Sole vero, ferocemente antico» fino a Vittorio Storaro affascinato dalla luce naturale della città, il sindaco de Ruggieri ha ripercorso alcuni dei momenti più importanti di quello che ha definito «Un rapporto genetico fra Matera e il cinema. Le città – ha aggiunto – oggi non possono essere un onere ma un luogo di produzione di ricchezza. Nel dibattito antropologico oltre che urbanistico che ci ha visti al centro del confronto in questi anni, sono stati molti i grandi registi che hanno puntato i riflettori su Matera e da oggi si aggiunge un altro tassello al grande progetto delle Officine della Cultura, scuole euro-mediterranee delle produzioni culturali che faranno della nostra città un punto di riferimento del Mezzogiorno».
È Felice Laudadio, presidente della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia a descrivere i prossimi passaggi che sono cominciati già ieri con un sopralluogo nella sede prescelta nella quale si recheranno presto anche il direttore tecnico e quello della Scuola di cinema per individuare spazi e luoghi delle differenti attività. «Gli accordi prevedevano – spiega - che si partisse già da quest’anno, ma il coronavirus ha fermato tutto così come i nostri bandi a numero chiuso che avrebbero dovuto partire a maggio e che invece verranno lanciati a gennaio con risultati previsti all’inizio dell’estate del 2021. Oltre alle classi nelle quali tenere le lezioni, individueremo anche gli spazi per effettuare il doppiaggio e per installare la sala mix».
«La nostra struttura di alta formazione culturale – prosegue – mette a disposizione la sua storia, la sua qualità nata da una tradizione che è iniziata nel 1935». Offerta di eccellenza e grande opportunità per fermare l’allontamento dei giovani dalla propria terra sono stati alcuni dei temi lanciati dal presidente della Regione, Vito Bardi: «Da questa iniziativa possono nascere occasioni non solo per i giovani lucani che vogliono imparare i mestieri della settima arte, ma anche per chi già lavora nel mondo del cinema e da oggi potranno far parte della squadra che sta per nascere. Nella convenzione, infatti, è previsto che venga data priorità nelle assunzioni a chi proviene dalla Basilicata».
❞ Felice Laudadio Gli accordi prevedevano che si partisse nel 2020 ma il virus ha fermato tutto così come i nostri bandi a numero chiuso che dovevano partire a maggio