Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Studenti in aula per un giorno La Maturità tra gel e mascherine
La scuola Ieri si sono svolti gli esami secondo il protocollo di sicurezza messo a punto nei giorni scorsi
Sono tornati in aula dopo diversi mesi, una lunga attesa terminata soltanto ieri mattina quando si sono presentati nuovamente a scuola: per oltre 37 mila studenti pugliesi è stato il giorno degli esami di Maturità, una prova che a causa dell’emergenza coronavirus si è svolta in modo decisamente diverso rispetto a quanto si erano immaginati. In occasione degli esami sono state adottate tutte le misure di sicurezza necessarie: si è proceduto alla sanificazione delle aule, sono stati stabiliti percorsi differenziati per l’ingresso e l’uscita degli studenti; poi gel, mascherine e distanza di sicurezza. Quindi il momento dell’esame.
La trepidante attesa si consuma sotto il sole, all’esterno del liceo classico Flacco di Bari. Ora guardando l’orologio, ora guardando l’ingresso. Dal quale un operatore scolastico si affaccerà pronunciando il cognome del candidato: «Puoi entrare, è il tuo turno». Qualcuno all’appuntamento arriva da solo, altri invece si fanno confortare da una comitiva di genitori, zii, cugini e amici. Che forse sono più emozionati degli stessi ragazzi. «Guardi, io non ho chiuso occhio, sono sveglia dalle ore 5. No, non doveva andare così. Non è questo l’esame che immaginavo per mia figlia» ripete una madre cercando risposte. È passata oltre un’ora e la sua Cristina ancora non si vede. Poi spunterà da un ingresso secondario, con il suo corpo esile e il suo diploma conseguito ad appena 17 anni con la formula quadriennale. Dentro è tutto un percorso ad ostacoli: non si entra per nessun motivo, frecce e adesivi indicano i tragitti più sicuri per aule e servizi igienici, non prima di aver eseguito tutti i protocolli richiesti. Il candidato entra con la mascherina, compila assieme al suo eventuale accompagnatore l’autocertificazione sulla propria negatività al virus, si igienizza le mani e si accomoda al banco. Distanziato di oltre due metri dai commissari o nei casi più rigorosi separato da un plexiglas, come accaduto all’istituto Euclide e in altre scuole sparse per la Puglia.
È proprio una giornata atipica (e da manuale di storia) l’avvio della Maturità 2020 per 37.446 studenti pugliesi. Quella che sarà ricordata come la prima Maturità in formato small: niente prove scritte, ma subito colloqui orali, di circa un’ora su cinque diversi ambiti. Insomma, il titolo che in tanti conseguivano da tradizione nelle calde giornate di luglio, ora arriva velocemente a metà giugno.
Dal Flacco al liceo scientifico Scacchi, dal Polivalente alle altre scuole della città le sensazioni sono sempre le stesse. Ci sono quelli perennemente agitati da «è pur sempre una prova e possono chiedermi di tutto», a quelli che infondo non la prendono poi così male. «Senza dubbio preferisco questa formula, almeno abbiamo evitato gli scritti» ammette Giulia. E tra i corridoi delle scuole girano con discrezione personale e volontari di Croce Rossa e Protezione Civile, mentre in alcuni istituti i dirigenti hanno deciso per la misurazione della temperatura dei candidati con termoscanner (visti in azione ad esempio nei licei Scacchi e Salvemini).
Si recuperano spazi e aule più larghi e si igienizzano le postazioni tra un candidato e l’altro, in una pausa di circa 15 minuti. Con i prof talvolta costretti ad annuire o a ripetere la domanda perché mascherine e visiere abbassano il volume della voce. «Qui sta andando tutto bene, abbiamo 110 candidati e stiamo cercando di dare ogni tipo di supporto ai ragazzi», spiega il vice preside del Flacco, Paolo Avella. «Il nostro compito è anche quello di gestire le emozioni determinate da una condizione chiaramente atipica», aggiunge il presidente di una commissione d’esame, Carlo De Nitti.
Quelle emozioni da strozzare a fine esame. Niente strette di mano con i commissari, niente baci e abbracci con i compagni che aspettano fuori Anche inutilmente. Perché il candidato spunta da un’uscita secondaria e non dal portone principale. Al Flacco ad esempio la Maturità inizia dall’ingresso istituzionale di via Pizzoli e finisce ai cancelli di via Trevisani.