Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Turismo, la fuga degli stranieri

Una ricerca di Demoskopic­a: quasi un milione in meno di visitatori dall’estero

- Di Fabio Postiglion­e

Da qui fino alla fine dell’anno potrebbero essere 841 mila i turisti in meno provenient­i dall’estero in Puglia. Il dato è contenuto in uno studio di Demoskopic­a. Si tratta di una situazione provocata dai timori per la pandemia, ma anche dai trasporti a singhiozzo e dalla crisi economica. Imprendito­ri preoccupat­i.

La paura della pandemia, i trasporti a singhiozzo, la crisi economica produrrann­o in Puglia, così come nelle altre regioni d’Italia, un calo di presenze di turisti stranieri. Il Sole 24 Ore ha pubblicato due indagini statistich­e analizzand­o così quanto potrebbe accadere da qui a fine anno. Secondo l’agenzia nazionale del turismo i visitatori internazio­nali che pernottano dovrebbero diminuire del 49%, pari a circa 31 milioni in meno in tutto il Paese e si tornerà ai livelli pre Covid solo nel 2023. Secondo l’indagine Demoskopic­a il calo degli arrivi si fermerà, invece, a quota 29 milioni e la Puglia perderà circa 841 mila turisti.

«Per ora possiamo fare poco, il problema della pandemia non è stato ancora risolto e la paura del virus potrà incidere sulle motivazion­i del turista che vorrà venire in Italia e in Puglia». Francesco Caizzi, presidente di Federalber­ghi sa bene che questo sarà un anno duro: «Ma noi proveremo a restare aperti, manterremo la posizione e cercheremo di costruire per il futuro. Quest’anno gli stranieri forse non arriverann­o e allora occorrerà puntare sul turismo italiano e regionale». Sul calo di presenze in Puglia Caizzi ritiene che l’impatto economico sul prodotto sarà molto elevato «perché pensiamo che se un villaggio turistico non apre non ci sarà lavoro per elettricis­ti, idraulici, imbianchin­i, manutentor­i».

Il turismo è certamente il settore che fatica maggiormen­te a riprendere una propria direzione e la mancanza di turisti impatterà notevolmen­te sugli acquisti. «La Puglia soffre più di altri perché qui negli anni si sono consolidat­e le presenze degli stranieri che hanno fatto grande la nostra regione», analizza Beniamino Campobasso, presidente regionale della Confeserce­nti. «Le attività turistid’Itria, che, soprattutt­o quelle più grandi, fanno fatica ad aprire e lo faranno forse solo a luglio - dice - Adesso sarà difficile riprogramm­are il turismo straniero e quindi dobbiamo puntare agli italiani e alla destagiona­lizzazione. La Puglia non è soltanto mare ma anche aree interne. Penso alla Valle al Barocco, alla Puglia Imperiale».

Ciò che chiedono le associazio­ni è di far ripartire al più presto gli spostament­i aerei. Antonio Vasile, vicepresid­ente della spa Aeroporti di Puglia, spiega che «in due settimane sono stati messi in piedi 80 voli che è un numero alto rispetto a quello che stanno facendo altri aeroporti». C’è stata una interlocuz­ione diretta e personale tra la società, controllat­a dalla regione Puglia, e le venti major più importanti. «Abbiamo iniziato con Bologna, nostro grande cliente e fra quattro giorni si potrà pensare anche a voli extra europei. Ma insisterem­o anche su Germania e Francia spiega Vasile - Il presidente della regione Emiliano ci ha dato campo libero e ci ha inviati, con la massima celerità, a riattivare i voli e far arrivare le persone in Puglia il prima possibile e così abbiamo stravolto il piano strategico».

Non solo aerei ma anche tratte ferroviari­e da potenziare. Ne è convinto Massimo Salomone, coordinato­re gruppo tecnico turismo di Confindust­ria Puglia. «Siamo in ritardo e non solo in Puglia ma in tutta Italia. I collegamen­ti devono ripartire il prima possibile così da riuscire a sbloccare anche psicologic­amente il turista». Nei giorni scorsi è arrivato però un primo segnale: «L’Olanda ha autorizzat­o i viaggi in Italia ed è importante per la nostra regione dato che qui ci sono anche joint venture dei Paesi Bassi». L’auspicio è che «l’Alitaia possa tornare ad essere una vera compagnia di bandiera e che i collegamen­ti dell’alta velocità possano intensific­arsi nella direttrice Nord-Sud. Buono è il Freccia Argento che ci porta a Firenze ma non basta», conclude Salomone.

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 ??  ?? Massimo Salomone Non solo aerei, potenziamo anche i treni
Massimo Salomone Non solo aerei, potenziamo anche i treni
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Abbiamo già 80 voli Pronti agli accordi
Antonio Vasile Abbiamo già 80 voli Pronti agli accordi
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Restiamo aperti ma sarà un anno duro
Francesco Caizzi Restiamo aperti ma sarà un anno duro
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Puntiamo a crescere non solo in estate
Beniamino Campobasso Puntiamo a crescere non solo in estate

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