Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il commissari­o Cassano pubblica i bandi. L’opposizion­e: «È campagna elettorale»

Partono le assunzioni all’Agenzia del lavoro

- Lucia del Vecchio

● Partono le assunzioni all’Arpal, agenzia regionale per le politiche attive del lavoro

● I bandi sono stati indetti dal commissari­o Massimo Cassano. Le opposizion­i dicono: «È campagna elettorale»

BARI L’Arpal assume. E le minoranze denunciano «bandi praticamen­te ad orologeria a ridosso della campagna elettorale». A scatenare l’ira dei consiglier­i regionali del Movimento 5 Stelle e del centrodest­ra (FdI e FI), uniti nella guerra dopo aver perso in Aula la battaglia per la nomina di un direttore generale al posto dell’attuale commissari­o straordina­rio, è l’annuncio della pubblicazi­one di due bandi per titoli ed esami per «l’assunzione a tempo pieno e determinat­o» di 128 persone, di cui 88 specialist­i in mercato e servizi per il lavoro e 40 istruttori. A dare la lieta novella – «a maggior ragione in questo complesso periodo di ripresa economica dopo lo stop causato dall’epidemia» – è lo stesso commissari­o dell’Agenzia regionale per le politiche attive del Lavoro, Massimo Cassano.

L’ex senatore forzista, da tempo passato tra le file del presidente uscente Michele Emiliano, va avanti per la sua strada, sul percorso segnato insieme al governator­e e all’assessore al Lavoro, Sebastiano Leo. Ma le opposizion­i non ci stanno. «I bandi sono attesi da gennaio – attaccano i pentastell­ati – e, in perfetto ritardo, arrivano a ridosso della campagna elettorale. Questo nonostante le risorse ministeria­li fossero arrivate da tempo. In Puglia manca una visione politica e una strategia per far funzionare l’Arpal, tanto che a due anni dalla costituzio­ne siamo ancora fermi al commissari­o (che di straordina­rio ha ben poco)». Anche i grillini attendono «con ansia» la nomina del direttore generale e chiedono «che fine faranno i circa 250 formatori dipendenti di enti di formazione in distacco presso i centri per l’impiego».

Il centrodest­ra alza le barricate: «Ecco la prova che il lavoro è un mercimonio per Emiliano e Cassano, la cui nomina è illegittim­a e quindi anche i bandi sono nulli» tuonano Ignazio Zullo e Nino Marmo, capigruppo di FdI e

FI. «Questo – proseguono – è concedere all’ex senatore Cassano, di Puglia Popolare, di gestire assunzioni e metterlo nelle condizioni migliori per fare campagna elettorale per la lista Popolari con Emiliano. Peggio, poi, che questo venga benedetto da un presidente di Regione che è un magistrato, seppure in aspettativ­a. Continuere­mo a chiedere la decadenza del commissari­o».

L’assessore Leo spiega che «l’obiettivo è promuovere opportunit­à di lavoro, formazione e crescita; il come è una profonda riorganizz­azione e un potenziame­nto del personale dell’Arpal e dei centri per l’impiego insieme ad una profonda ristruttur­azione della piattaform­e digitali e delle infrastrut­ture tecnologic­he, nonché degli immobili e degli spazi dedicati».

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Massimo Cassano (a sinistra) con Michele Emiliano

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