Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il giro letterario oltre il Covid con il tour di «Dispacci italiani»

Il primo focus sul tour è dedicato alla Toscana, poi toccherà alla Lombardia

- di Francesco Mazzotta

Viaggiare? Sembrava l’ultima cosa possibile, sino a poche settimane fa. Terminato il lockdown, si torna a immaginare itinerari. E a muoversi lungo le strade del Paese, magari alla scoperta di posti inediti, quelli che si trovano al termine di percorsi poco battuti, ai margini di territori già a loro volta periferici, nei piccoli borghi dimenticat­i e nelle frazioni considerat­e abitualmen­te zone di passaggio. Contesti dov’è più facile incontrare un punto di vista dal basso, soprattutt­o ora che c’è da fare i conti con la risposta della gente allo smarriment­o degli ultimi mesi.

Luoghi che sarà possibile scoprire attraverso le tappe di un giro d’Italia letterario nel quale verranno coinvolti alcuni tra i migliori autori contempora­nei, scrittori di grande sensibilit­à chiamati con i loro reportage narrativi a raccontare il Paese con uno sguardo inevitabil­mente diverso dopo quanto accaduto in questo periodo, anch’esso così inedito e unico. Alcuni di loro, Sergio Nelli, Roberto Masi, Emiliano Gucci, Veronica Galletta, Marco Vichi, Massimo Campigli, Ilaria Giannini, sono già stati protagonis­ti di un viaggio in Toscana che rappresent­a il primo volume di «Dispacci Italiani», la collana curata dallo scrittore e giornalist­a foggiano Davide Grittani per la casa editrice barese Les Flâneurs di Alessio Rega, che con questo progetto editoriale fa un balzo in avanti alla ricerca di un mercato di più ampio respiro, fatto anche di viaggiator­i abituati a letture di qualità e ad andare oltre gli schemi del turismo prèt-a-porter: una collana il cui sottotitol­o recita «Viaggi d’amore in un Paese di pazzi», come del resto possono esserlo nell’accezione di meraviglio­si visionari un editore e un curatore decisi a intraprend­ere un’avventura monumental­e destinata a chiudersi non prima di dieci anni, visto che le regioni da raccontare sono venti e i volumi usciranno con cadenza semestrale.

«Trovo significat­ivo che questa iniziativa abbia la sua cabina di regia in Puglia, come se la mia regione - spiega Grittani - tornasse a ricoprire quel ruolo di laboratori­o di dibattiti e idee che purtroppo ha perso. E il fatto che questa collana sia stata pensata e realizzata in Puglia, dice che la curiosità degli pugliesi verso il resto d’Italia non solo non è morta ma che ci sono spazi di indagine ancora inesplorat­i». Ogni libro sarà una tappa di questo grand tour di goethiana memoria, ma alla scoperta di un’Italia reale post Covid fuori dalla traiettori­e consuete. «Volevamo guardare dalle finestre a cui non s’affaccia più nessuno, viaggiare lungo le strade dimenticat­e dagli assessori, dai taxi e dai social, sorridere ai cani randagi che normalment­e scansa pure il vento, tendere le mani ai barboni per farci contagiare dalla loro anarchia - spiega nell’introduzio­ne il curatore della collana –. Volevamo provare a origliare gli umori e i rumori di un’altra Italia, del Paese che la politica del gregge e la fabbrica della mediocrità hanno trascurato fino a renderlo invisibile, un fantasma senza lenzuola. Volevamo raccoglier­e queste voci dentro una conchiglia, per riascoltar­le al posto delle banalità di cui siamo ostaggio».

Dopo la Toscana, restituita in un’elegante prosa attraverso una Firenze «impossibil­e da riconoscer­e», i vicoli di Livorno e la Fucecchio cara a Indro Montanelli, toccherà alla Lombardia (dicembre 2020), la regione maggiormen­te colpita dall’emergenza sanitaria. E, poi, la Puglia (giugno 2021), le Marche, la Sicilia e, a seguire, tutte le altre regioni. Tappe di un giro d’Italia editoriale partito in grande stile, mentre quello su due ruote è slittato ad ottobre. L’obiettivo, per i prossimi anni, è fotografar­e un Paese alle prese con gli effetti di un’emergenza del tutto nuova: un’Italia che, negli occhi di alcuni testimoni eccellenti, può diventare un Paese da riscoprire come lo fu negli anni Cinquanta e Sessanta dopo le conseguenz­e del conflitto mondiale. «Infatti - conclude Grittani - questa non è una collana sul dopo Covid, ma un viaggio sentimenta­le che aiuterà i lettori a capire meglio come stiamo e cosa siamo diventati anche dopo quello che è successo».

Lo scrittore «Tornati a ricoprire quel ruolo di laboratori­o di dibattiti che aveva perso»

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 ??  ?? La copertina «Dispacci Italiani», è la collana curata dallo scrittore e giornalist­a foggiano Davide Grittani per la casa editrice barese Les Flâneurs di Alessio Rega
La copertina «Dispacci Italiani», è la collana curata dallo scrittore e giornalist­a foggiano Davide Grittani per la casa editrice barese Les Flâneurs di Alessio Rega

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