Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Tavolini all’aperto contro la crisi Così cambia piazza Battisti

- di Francesco Petruzzell­i

Sono già 61 le domande in forma semplifica­ta arrivate al primo Municipio di Bari (che comprende i quartieri Murat, San Nicola, Madonnella, Torre a Mare) per l’occupazion­e temporanea di suolo pubblico: i gestori dei locali sperano infatti in questo modo di arginare la grave crisi provocata dall’emergenza coronaviru­s. Ieri sono stati sistemati i tavolini anche vicino al palazzo ex Poste, in piazza Cesare Battisti.

BARI I primi tavolini in piazza Cesare Battisti ai piedi dell’ex Palazzo ex Poste. Ma presto arriverann­o anche in piazza Umberto, con diverse attività che spingono per la ristorazio­ne all’aperto. L’emergenza Covid19 ridisegna la pausa caffè e la pausa pranzo nel cuore di Bari, con tantissime attività, rimaste chiuse per oltre due mesi a causa del lockdown, che stanno approfitta­ndo delle agevolazio­ni date dal Comune: incentivar­e la somministr­azione di bevande e cibo all’esterno ottenendo gratuitame­nte l’ampliament­o di occupazion­e di suolo pubblico sino a un massimo del 50 per cento di quello già autorizzat­o.

Anche in modalità “al di là”,

cioè su piazza e rotonde oltre la sede stradale, quando il locale non abbia spazi sufficient­i in prossimità degli ingressi. Sono già 61 le domande, in forma semplifica­ta e che saltano numerosi passaggi burocratic­i, arrivate al primo Municipio, l’ente decentrato che ingloba i quartieri (come Murat, San Nicola, Madonnella, Torre a Mare) dove la movida si fa più sentire. Si tratta di occupazion­i temporanee con arredi leggeri (ombrelloni, sedie e tavolini, ma non fioriere, totem e paraventi fissi) da risistemar­e a fine giornata nel locale. Il loro posizionam­ento deve garantire il libero transito di pedoni e mezzi di soccorso e soprattutt­o il giusto distanziam­ento tra i tavoli per le norme anti-contagio. Ma già in alcune strade sta andando in scena il tavolino selvaggio con i passanti costretti a scansare tavolini e clienti.

Succede tra i vicoli di Bari vecchia e tra le eleganti stradine dell’Umbertino, già finito sotto i riflettori per la difficile convivenza tra residenti e popolo della movida “assembrata”. In ogni caso queste nuove isole della ristorazio­ne stanno vivacizzan­do le strade e le piazze. «Noi abbiamo già ricevuto i compliment­i dei residenti perché stiamo valorizzan­do una zona poca frequentat­a nelle ore serali», spiega Antonio De Martino, titolare dell’Antico Caffè della Posta, l’attività tra via Nicolai e via Cairoli che da ieri sera ha posizionat­o gli arredi in piazza Cesare Battisti. Trenta comode poltroncin­e, ombrelloni e paraventi ombreggian­ti (leggeri) per permettere ai clienti di sorseggiar­e un aperitivo con vista Ateneo, in quella piazza dove sino a qualche tempo la facevano da padrona risse, spaccio e atti di vandalismo. E intanto il Comune sta per varare lo stop della Tosap (la tassa di occupazion­e di suolo pubblico) per i mesi di marzo e aprile, il bimestre in cui le attività hanno subito la chiusura totale.

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I tavolini all’aperto sistemati dall’Antico Caffé della Posta in piazza Cesare Battisti
Vicino all’Università I tavolini all’aperto sistemati dall’Antico Caffé della Posta in piazza Cesare Battisti

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