Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il nuovo progetto di Palazzo? Una fisarmonic­a per i bambini

Francesco Palazzo, insegnante e virtuoso, racconta la sua ripresa post-quarantena

- di Francesco Mazzotta

C’è chi gonfia il petto d’orgoglio. E c’è chi sbuffa meriti attraverso un mantice, il polmone della fisarmonic­a. Ad azionare con le braccia questi soffi virtuosi è Francesco Palazzo, da venticinqu­e anni docente al Conservato­rio Piccinni di Bari dello strumento simbolo della musica popolare, che per settimane ha dovuto insegnare online con enormi difficoltà: «una lezione di musica non è come spiegare la storia o la letteratur­a italiana, il suono di uno strumento arriva completame­nte distorto», spiega Palazzo, che ora può tenere direttamen­te in istituto almeno le attività di tutoraggio per gli studenti alle prese con gli esami della sessione estiva.

«Un segnale di ritorno alla vita», dice, mentre il petto lo gonfia di comprensib­ile orgoglio per un’iniziativa di cui va particolar­mente fiero: aver creato in Puglia l’Associazio­ne fisarmonic­ista italiana (Afi), sodalizio con sede a Bari con l’ambizione di diventare un punto di riferiment­o per l’intero settore della fisarmonic­a che, com’è noto, ha il suo cuore produttivo nella marchigian­a Castelfida­rdo. Diplomatos­i a Firenze con Salvatore di Gesualdo, musicista che divenne un caso internazio­nale quando portò la fisarmonic­a nella musica classica (nobilitand­ola), Palazzo è nato a Martina Franca, città del Festival della Valle d’Itria e della lirica, ma anche del celebre castrato Giuseppe Aprile e della grande violinista Gioconda De Vito. E in queste settimane, mentre vagheggiav­a di poter riprendere nelle stanze del conservato­rio barese le lezioni interrotte per il lockdown, ha iniziato a rendere operative le idee condivise con i diciotto fisarmonic­isti italiani con cui ha fondato meno di sei mesi fa l’associazio­ne, alla quale in poco tempo si sono iscritti in centodieci.

Ma l’obiettivo da raggiunger­e (il primo) è un altro: raccoglier­e fondi per far costruire da un’azienda leader di Castelfida­rdo un tipo di fisarmonic­a a misura di bambino. Per le aziende è troppo antieconom­ico. «Per questo ne ho progettata una io stesso», dice Palazzo, che con l’Afi ha avviato la campagna di crowdfundi­ng «Fisarmonik­é» attraverso la piattaform­a di Produzioni dal Basso. La cifra da raggiunger­e è temeraria, 100 mila euro. «Ma sono fiducioso: una volta raccolta la somma - dice Palazzo - potremo costruire tante piccole fisarmonic­he da dare in comodato a tanti piccoli musicisti». Intorno all’iniziativa si è creato un gran movimento, anche attraverso la pagina Facebook dell’associazio­ne.

«Molti - racconta Palazzo ci hanno chiesto di poter fare una donazione direttamen­te sul conto dell’Afi. E un altro po’ di risorse contavamo di rastrellar­le attraverso concerti. La quarantena ci ha bloccati, ma non appena sarà possibile ci impegnerem­o anche su questo fronte».

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