Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Truffe sulla cig Finanza in campo con l’intelligence»
Intervista al generale Mattana, comandante della Guardia di Finanza in Puglia
BARI Dal pericolo dell’usura, al traffico di stupefacenti e di esseri umani all’emergenza dei lavoratori in nero. Questi ultimi, rimasti senza impiego e nessuna garanzia a causa dell’emergenza sanitaria potrebbero essere reclutati dalle cosche criminali. E poi ancora le indagini sulle grandi evasioni fiscali e le denunce degli ultimi mesi nei confronti di commercianti che hanno tentato di lucrare con il business delle mascherine e dei gel igienizzanti.
Nel 246esimo anniversario della fondazione della Guardia di finanza, il comandante regionale della Puglia, il generale di divisione Francesco Mattana (al comando da novembre scorso) traccia il bilancio dell’attività annuale in Puglia sottolineando «la professionalità» della sua squadra e «l’ambiente istituzionale di grande pregio» con i quali si confronta ogni giorno.
Generale Mattana l’emergenza Covid ha in qualche modo orientato le vostre attività in questi ultimi mesi?
«In un certo senso è così. Dal punto di vista fiscale, per esempio, in accordo con l’Agenzia delle entrate è stato stabilito di fermare le attività di controllo fatta eccezione per quelle già in corso e che evidenziavano degli aspetti peculiari dal punto di vista criminale. Abbiamo prestato attenzione alle situazioni che potevano essere una minaccia sociale. In questo periodo il governo si è adoperato tantissimo per adottare forme di finanziamento per imprese e famiglie e tutto questo aveva la necessità di un attento presidio nei confronti dei cittadini, delle famiglie e della gente onesta».
Si riferisce al pericolo usura?
«Certo. È la cosiddetta usura di prossimità che nasce dalle ristrettezze economiche di famiglie che cominciano col farsi prestare una piccola somma di denaro e poi via via nascono i problemi che tutti conosciamo».
Le denunce sono ancora poche?
«Il lavoro con Prefetture e associazioni è fondamentale e ci sta aiutando molto. Le denunce non sono tante, è vero, ma iniziano ad arrivare. Recentemente il nucleo di polizia tributaria ha segnalato più di cento indagati per il reato di usura. In più la situazione emergenziale ha messo in difficoltà una parte di lavoratori in nero che ora potrebbero essere facilmente reclutati dalla criminalità organizzata».
È concreto il rischio che le evasioni fiscali possano aumentare in questo particolare periodo?
«Siamo concentrati sulle grandi evasioni, abbiamo mirate attività di indagine che nascono da un lavoro di intelligence e da segnali di aziende che, ad esempio, potrebbero lucrare sulla questione della cassa integrazione».
Il bilancio annuale ha evidenziato un aumento del traffico di stupefacenti?
«Negli ultimi mesi abbiamo notato una ripresa dei traffici via mare. In particolare di stupefacenti che arrivano dai Balcani. I trafficanti hanno motoscafi molto potenti e sono diventati più professionali. La droga viene nascosta sotto i pannelli delle imbarcazioni rendendo più difficile l’avvistamento. Ma il sofisticato dispositivo aeronavale della Guardia di finanza che dà la possibilità di controllare 800 chilometri di costa 24 ore su 24, ha permesso recentemente in 3 occasioni diverse, di intercettare carichi di droga nascosti in alcune parti dello scafo».
Gli stessi scafi vengono utilizzati anche per l’immigrazione clandestina?
« Ieri (domenica, ndr) è stato fermato un motoscafo a Santa Maria di Leuca, ma abbiamo osservato che ultimamente gli arrivi avvengono spesso in barca a vela. Le organizzazioni criminali si avvalgono di skipper esperti per gestire le traversate e ogni immigrato arriva a pagare fino a seimila euro, come è stato nell’ultimo caso».
Sono organizzazioni criminali che hanno la necessità di interagire con i clan pugliesi per pianificare le traversate, non è così?
«Certo, i clan pugliesi si occupano in genere dello smistamento degli immigrati e di fornire loro documenti falsi. Vorrei aggiungere però che la collaborazione con le autorità albanesi è grandissima e a questo va aggiunto che la Guardia di finanza ha un reparto navale proprio a Durazzo».
Il compleanno Oggi a Bari si celebra senza cerimonie pubbliche il 246esimo anniversario della fondazione del corpo
❞ Prestiamo attenzione alle situazioni che possono rappresentare una minaccia sociale
❞ Aumenta il traffico di stupefacenti dai Balcani La droga viene nascosta nei pannelli degli scafi