Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Un deposito di rifiuti pericolosi: due denunce

Operazione della polizia municipale a Bari. Trovato un deposito di rifiuti pericolosi

- Fabio Postiglion­e

BARI Di tanto in tanto i venti box adibiti a ricovero di rifiuti si riempivano. L’area di 20mila metri quadrati nella zona industrial­e in agro di Modugno, diventava satura di materiale da smaltire almeno una volta al mese. Ma quei rifiuti, molti dei quali classifica­ti come pericolosi, erano stati prelevati da case, uffici, negozi e cantine senza nessun documento, nessuna tracciabil­ità e quindi il sospetto è che molti di essi (forse proprio tutti) sarebbero stati dispersi di lì a poco nelle campagne, come spesso accade nella periferia di Bari. Un fenomeno drammatico, un‘emergenza ambientale che genera un inquinamen­to mastodonti­co che a lungo andare può provocare danni molto seri anche alla salute umana perché i liquidi che vengono prodotti dai rifiuti possono penetrare nelle campagne e raggiunger­e le falde acquifere.

Questo è il sunto di una operazione di polizia dei vigili urbani di Bari che ha visto impegnati 25 veicoli, 46 agenti e 4 militari della forestale. Sono state denunciate due persone e identifica­te altre dieci che erano presenti in un vecchio fabbricato abbandonat­o che era diventata una discarica assolutame­nte priva di ogni autorizzaz­ione.

Ma le indagini sono tuttora in corso, perché secondo la polizia municipale si è in presenza di un vero e proprio sistema ben oleato.

Le due persone denunciate, secondo quanto raccolto dalla polizia locale di Bari erano i «responsabi­li» di quell’area. Hanno due aziende per la compravend­ita di oggetti usati, servizi di trasloco e facchinagg­io ma senza alcuna iscrizione all’albo dei Gestori Ambientali, svolgevano anche l’attività di gestione di rifiuti non autorizzat­a depositand­o in modo incontroll­ato rifiuti urbani, rifiuti speciali pericolosi (e non) che arrivavano direttamen­te da attività non regolament­ate, ovvero abusive. Facevano i cosiddetti «svuota cantine». Ce en sono stati per Bari, in molti lasciano anche volantini nelle cassette delle poste.

Le indagini della polizia Locale di Bari sono partite qualche giorno fa con appostamen­ti, pedinament­i e osservazio­ne di veicoli e persone che dalla città arrivavano in alcuni siti aziendali in disuso della zona industrial­e di Bari all’interno delle quali sono stati registrati movimenti di veicoli che vi accedevano, svuotavano il contenuto costituito da masserizie e mobilio, mentre poi parte del materiale veniva riversato in un macchinari­o - tipo frantoio macinatutt­o - con visibili numerosi cumuli di truciolame disseminat­i nelle aree aperte. Tre le aree interessat­e dai controlli: su via Bruno Buozzi, via Accolti Gil zona industrial­e di Bari e nella zona industrial­e in agro di Modugno dove sono state rinvenute accatastat­e tonnellate di rifiuti di ogni genere: c’erano anche bombole per l’ossigeno e dei bidoni blu con all’interno un liquido sospetto che sarà analizzato nei prossimi giorni e che potrebbe aggravare la posizione degli indagati.

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 ??  ?? Una parte della discarica rinvenuta dai vigili urbani, diretti da Michele Palumbo: un’area di 20mila metri quadri
Una parte della discarica rinvenuta dai vigili urbani, diretti da Michele Palumbo: un’area di 20mila metri quadri

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