Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

VECCHI CAMPIONI NUOVE POLITICHE

- Di Silvio Suppa

Sebbene manchino quasi tre mesi alle Regionali, in Puglia alcuni elementi già sono chiari. Altri restano invece troppo provvisori per porre ipoteche sull’esito finale. Un dato evidente è lo scontro frontale fra i due candidati, Emiliano e Fitto. Il primo, non da oggi, ha scelto di separarsi dai simboli di partito per dotarsi di un seguito nel cuore degli di interessi della società civile, con qualche credenzial­e in più in quella sorta di ragione di governo del centrosini­stra, filtrata attraverso i ceti emergenti o più abili nell’uso del potere locale. Il campione salentino, invece, con la sua precedente esperienza di presidente della Regione, si presenta con un patrimonio di stampo ex democristi­ano, ma senza grandi fantasie e con la colpa di aver dato avvio alla pesante riduzione della sanità pugliese. Oggi Fitto ritorna in lizza da esponente di un blocco di destra, per ora senza progetto, a parte la speranza di riuscire a costruire una destra-Paese con seguito meridional­e.

Emiliano e Fitto, dunque, dispongono di una matrice riconoscib­ile, ma non muovono un’autentica organizzaz­ione territoria­le in grado di risvegliar­e l’opinione politica più appassiona­ta, o sensibile agli ideali e ai loro effetti sulle politiche concrete. Inoltre, nessuno dei due, per ora, sembra appoggiato da grandi alleanze sociali, a parte la speranza di suscitare qualche residuale carica ideologica, in questa Puglia da pragmatism­o quotidiano, condito di manovre sulle cariche e di fiammate nel turismo. Alla fine – ecco i punti incerti della campagna elettorale – Fitto è solo l’aspirante presidente della destra locale. Né Emiliano ha tentato intese con i 5 Stelle, o dispone di un cerchio di alleati nuovi; per di più egli è insidiato dai capricci targati Italia Viva, che punta a far credere di esistere, e non trova niente di meglio che rischiare il naufragio della sua matrice originaria; oppure sogna una virata improvvisa per qualche contentino in cambio di una manciata di voti.

Come andare oltre questa logica di conio superato? La via è una, per Emiliano: egli deve elaborare una proposta sulla Puglia che verrà, sulla possibilit­à di riaccender­e lo sviluppo nelle città come nelle campagne, e su un progetto che promuova i ceti produttivi, la scienza, i giovani e le donne, queste ultime chiamate a responsabi­lità politiche. Anche Fitto potrebbe giocare analoga carta; in tal caso avremmo un torneo tutto da seguire, con un grande spazio per le idee, senza ricorrere a trovate chiassose, a destra, o a folclori inutili, sul versante opposto.

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