Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Fontana esulta: «Ma il presidente sia un pugliese»
Sergio Fontana, presidente di Confindustria Bari-Bat, accoglie con favore il nuovo corso della Popolare di Bari: «Spero tuttavia che un pugliese diventi il presidente del Consiglio di amministrazione».
Antonio Blandini Il riscontro è andato al di là delle aspettative Si guarda al futuro
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Enrico Ajello Ci sono tutti i mezzi e tutte le condizioni per dare avvio al rilancio
«Alla Puglia serve una banca del territorio? No, penso sia essenziale avvalersi di una banca per il territorio in grado di rispettare le buone pratiche del merito creditizio. E spero che un pugliese diventi il nuovo presidente della Popolare di Bari». Sergio Fontana, presidente di Confindustria Bari-Bat (in procinto di essere nominato numero uno degli imprenditori regionali) accoglie con favore il nuovo corso dell’istituto di credito salvato dal crac. Ma ricordando che deve comunque essere uno strumento agile per far crescere il territorio.
Presidente Fontana, l’era Jacobini è terminata. Ora c’è il Mediocredito Centrale che governa il futuro della banca. Cosa si aspetta?
«Il sistema imprenditoriale ha la necessità di lavorare con operatori bancari seri e trasparenti. Credo che il percorso tracciato sia quello positivo per gli stakeholders: dipendenti, azionisti e attori del sistema produttivo».
Cosa pensa del passato?
«C’è un’inchiesta e sono fiducioso sul lavoro della magistratura. Attendiamo l’accertamento delle responsabilità».
La Pop di Bari cosa può fare subito per sostenere il territorio?
«In Puglia si dovrà partire dall’accelerazione sulle procedure di accertamento creditizio. C’è la misura del titolo secondo che è importantissima e prevede finanziamenti fino al 30% a fondo perduto, ma solo a istruttoria definita».
Nel rendiconto dei commissari figurano 800 milioni di crediti deteriorati. E le imprese?
«Bisogna dare finanziamenti a chi realmente lo merita. Basta con le raccomandazioni e i favori».