Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Ai domiciliari anche un carabiniere che avvisava i trafficanti su indagini e retate
Dall’Albania turisti come narcos: 37 arresti
BARI C’e’ anche un carabiniere accusato di aver fornito informazioni riservate a un narcotrafficante albanese tra le 37 persone arrestate su disposizione della direzione distrettuale Antimafia a di Bari e dell’autorità giudiziaria albanese. Al militare sono stati concessi gli arresti domiciliari. In Italia sono state arrestate 27 persone, 15 in carcere e 12 ai domiciliari. Altri dieci indagati sono stati arrestati in Albania. I fatti contestati risalgono agli anni 2017-2018. Il carabiniere coinvolto nell’inchiesta, poi trasferito, all’epoca era in servizio in una stazione nella provincia di Bari dove risiedeva il narcotrafficante.
Agli atti dell’inchiesta ci sono intercettazioni e le dichiarazioni di due collaboratori di giustizia di nazionalità albanese. L’ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal gip del Tribunale di Bari Giovanni Abbattista. L’indagine è stata coordinata dai pm della Dda Ettore Cardinali, Lidia Giorgio e Daniela Chimienti. La Dia, relativamente agli ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, ha monitorato l’approvvigionamento sempre in Albania, il trasporto internazionale, avvenuto sia via mare che via terra utilizzando gommoni oceanici, ovvero autocaravan appositamente equipaggiati sull’asse Albania-Puglia, lo sbarco programmato lungo la costa pugliese.
Novità assoluta di questa indagine è rappresentata dall’attività svolta dagli investigatori italiani direttamente in territorio albanese, con il supporto delle locali Forze Speciali, quando si è proceduto all’arresto a Saranda (Albania) di una coppia barese che, per conto dell’organizzazione criminale internazionale, aveva il compito di trasferire a Bari, un camper turistico imbottito di mezza tonnellata di stupefacente destinato al mercato italiano.