Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Da Brindisi più voli per Milano Ma è polemica

Turismo, Alitalia potenzia i collegamen­ti a Brindisi. Confindust­ria: «Noi isolati»

- Di Claudio Tadicini

LECCE Covid e maltempo hanno ridotto a giugno le presenze sulle spiagge pugliesi del 40 percento rispetto allo scorso anno, ma da qui a settembre sarà «boom» di chi sceglierà la Puglia ed il suo mare per le proprie vacanze. Partita col freno a mano tirato per cause di forza maggiore, l’estate ai tempi del coronaviru­s sembra destinata a riprenders­i, complice anche i voli Alitalia ripristina­ti per Brindisi, ma il problema dei trasporti – è l’allarme di Confindust­ria Lecce - rischia di compromett­ere la stagione estiva nel Salento, che «è e resta la Cenerentol­a d’Italia».«Per gli imprendito­ri balneari la stagione è iniziata in ritardo e con la concentraz­ione delle presenze nei fine settimana», dichiara Antonio Capacchion­e, presidente nazionale del Sib (sindacato italiano balneari), ma le prenotazio­ni per i restanti mesi estivi farebbero ben sperare. La conferma arriva anche dal tour operator «Dlt Viaggi», secondo cui le regioni del Meridione – in testa la Puglia, con il Salento ed il Gargano – saranno le mete privilegia­te per l’estate 2020. Da «tutto esaurito», sebbene in un contesto di disponibil­ità più limitate rispetto al passato. A favorire la boccata d’ossigeno per il settore turistico pugliese, che come altri comparti è stato messo in crisi dalla pandemia da Covid-19, contribuir­anno anche i collegamen­ti ripristina­ti dalla compagnia aerea di bandiera con destinazio­ne l’Aeroporto del Salento (Brindisi) da Roma e Milano - benché limitati a quattro voli giornalier­i in entrata - che si aggiungera­nno così alle tratte per Bari.

Proprio dal Salento, una delle mete turistiche più gettonate, però, giungono le preoccupaz­ioni ed il grido d’allarme del presidente di Confindust­ria Lecce, Giancarlo Negro, per un territorio che «registra un progressiv­o isolamento economico e sociale» a causa della carenza di trasporti locali e dei collegamen­ti con il resto del Paese e del mondo. «Dopo il Covid-19 – sostiene Negro - restano pochissimi collegamen­ti aerei a costi, a tratta, davvero esorbitant­i. Nel Salento, poi, manca l’alta velocità su ferro; non si parla di partenza dei lavori della ss 275 né di rilancio dei porti turistici. Parlare di turismo prescinden­do dall’isolamento in cui versiamo appare un paradosso. Abbiamo il dovere di ridare dignità al nostro territorio».

Poi conclude: «Dal Salento non si passa, ma si arriva. Occorre offrire ai visitatori mezzi comodi e adeguati ai tempi moderni: la provincia di Lecce parte in assoluto svantaggio, se non proprio sconfitta in partenza. I turisti sceglieran­no mete facilmente raggiungib­ili con costi di trasporto contenuti. Rischiamo in autunno di tirare le somme di un Salento desertific­ato”.

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L’atto di accusa Giancarlo Negro è il presidente degli industrial­i di Lecce

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