Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Lectorinfabula a Conversano, sei weekend per capire il futuro
Non più una settimana a fine estate, ma una rassegna diluita dal 25 settembre al 5 dicembre
Cosa sarebbero i libri senza i lettori? Un festival che strizza l’occhio a Umberto Eco, si pone la questione del perché un testo possa dare piacere. E questa strada è stata seguita sin dall’inizio da Lectorinfabula, l’appuntamento di Conversano con la cultura targato Fondazione Giuseppe Di Vagno che muove dal titolo di un saggio del celebre semiologo e che, quest’anno, cambia formula: non più i classici cinque-sei giorni consecutivi a fine settembre, ma una programmazione in presenza e in remoto spacchettata in cento lezioni per sei episodi e altrettanti weekend, dal 25 settembre al 5 dicembre, con un format radiotelevisivo costruito su tempi e modalità differenti, senza perdere la dimensione degli incontri dal vivo, che in gran parte si svolgeranno nel complesso monastico di San Benedetto.
Sei appuntamenti, ognuno con un tema diverso, ma tutti pensati intorno al titolo di questa sedicesima edizione, «Oltre», per ragionare con scrittori, giornalisti, scienziati, intellettuali e politici del mondo che verrà e delle soluzioni per superare la crisi ingenerata dall’emergenza sanitaria. E, infatti, tra gli ospiti, a parlare di pandemia e della Spoon River italiana che è stata Nembro, ci sarà il giornalista e scrittore Luigi (Gigi) Riva. E, soprattutto, ci sarà Carmen Yañez, che è stata compagna di vita di Luis Sepulveda, morto di Covid-19 lo scorso 16 aprile. La poetessa cilena sarà tra i personaggi più attesi di Lectorinfabula, che dentro i tempi di là da venire si propone di raccontare «un mondo nuovo fatto di sostenibilità, rigenerazione, solidarietà e resilienza», spiegano gli organizzatori, il direttore scientifico del festival, Filippo Giannuzzi, e il presidente della Fondazione Di Vagno, Gianvito Mastroleo. «Se l’emergenza sanitaria può ritenersi sotto controllo dice Mastroleo - la crisi economica e sociale è tutta e solo davanti a noi. Per cui occorre saper analizzare il da farsi. E oggi spetta alla cultura cercare di capire dove va il mondo».
Si preannunciano altre presenze importanti, a partire da Bruno Arpaia, che con il suo ultimo romanzo L’energia del vuoto racconta non solo il mistero di un intrigo attorno al Cern di Ginevra, ma anche gli enigmi della fisica contemporanea. Arriveranno anche l’antropologo Marco Aime. che ha indagato trasversalmente il tema del viaggio, e il geografo Franco Farinelli. E, ancora, si ascolteranno l’astrofisica Marica Branchesi del Gran Sasso Science Institute, pioniera della scoperta delle onde gravitazionali, e lo scrittore e saggista spagnolo Javier Cercas, che col thriller Terra Alta nel 2019 ha vinto il premio Planeta.
Si discuterà di vecchi e giovani, memoria e futuro, ruolo della politica e rapporto tra istituzioni, giochi di potere e geografie politiche, ma anche del futuro delle democrazie e del mondo che cambia, delle crescenti povertà e delle disuguaglianze, di razzismo e questioni migratorie, di sicurezza e diritti individuali, di come si forma l’opinione pubblica e dei rapporti tra scienza e informazione, dell’uomo e dei diritti sociali, di scuola, lavoro e salute, di Europa e economia.
Insomma, una moltitudine di temi attraverso un calendario pensato per tutte le età. Dunque, anche per i più giovani, con Lector Ragazzi, sezione dei «Granai del Sapere» che ospiterà, tra i tanti, Delphine Perret, autrice e illustratrice di albi e romanzi, e Roberta Fulci, redattrice e conduttrice dei Radio3 Scienza. Non mancheranno i politici. Quest’anno a Lectorinfabula interverranno tre ministri, Francesco Boccia (Affari regionali e Autonomie), Roberto Speranza (Salute) e Dario Franceschini (Beni e attività culturali).
Il tema Il titolo di questa sedicesima edizione è «Oltre», per ragionare sul mondo che verrà