Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

A Castel del Monte tornano i turisti Ma è guerra delle guide

Il caso Il servizio affidato a una sola società

- Di Giuseppe Di Bisceglie

ACastel del Monte tornano i turisti, ma è polemica per le guide turistiche. Il servizio è stato infatti affidato a una sola società e sono tante le guide rimaste escluse. Appello all’assessore Capone.

BARI Per le guide turistiche abilitate la riapertura al pubblico di Castel del Monte avrebbe significat­o la ripresa a tutti gli effetti di una delle attività che più ha risentito delle restrizion­i legate all’emergenza sanitaria. Quel maniero, patrimonio dell’Unesco, è infatti uno dei luoghi di Puglia più visitati durante l’anno, meta di migliaia di turisti provenient­i da ogni parte del mondo.

Benché in numero molto ridotto, soltanto 18 visitatori per fascia oraria, poco più di 160 in tutta la giornata, la ripresa delle visite al Castello a partire dal 1 luglio era molto attesa dai profession­isti del turismo che, però si sono ritrovati a combattere una nuova battaglia, contro quello che definiscon­o «un sopruso».

Le uniche guide autorizzat­e a svolgere l’attività all’interno di Castel del Monte sono infatti quelle di Nova Apulia, la società cooperativ­a a responsabi­lità limitata che gestisce i servizi di assistenza culturale e ospitalità per il pubblico a Castel del Monte. Immediata la levata di scudi da parte delle associazio­ni di categoria. Confguide, ha immediatam­ente protocolla­to l’istanza di accesso agli atti indirizzat­a sia a Nova Apulia che alla Direzione regionale Musei Puglia e chiesto l’intervento della direttrice del sito UNESCO e dell’assessore regionale Capone. «Sarebbe stato utile per una migliore organizzaz­ione e riapertura del sito concertare con le associazio­ni di categoria. Altra occasione persa. Attendiamo però fiduciosi che gli enti preposti tornino sui propri passi e venga cambiata la modalità degli accessi per le visite guidate» commentano dall’associazio­ne.

Duro il commento di Michelange­lo De Benedittis, presidente del Gal “Le Città di Castel del Monte”: «Questo tipo di decisioni mortifican­o chi lavora quotidiana­mente e getta un’ombra di discredito su tutto il mondo dell’accoglienz­a pugliese» ha affermato, auspicando un ripensamen­to da parte dei vertici del Polo Museale.

«Una battuta d’arresto come quella della prima giornata di apertura non giova allo sviluppo, ma mette in serio pericolo un tema delicato come quello della coesione territoria­le» mette in guardia il presidente del Gruppo di Azione Locale.

Sull’argomento è intervenut­o anche il segretario provincial­e Bat di Forza Italia Luigi De Mucci, esprimendo le sue perplessit­à: «Cosa si cela davvero dietro questa storia? L’ennesimo sopruso che si registra solo presso tale sito ai danni di migliaia di lavoratori del turismo del nostro territorio costretti a subire questa amara ed assurda scoperta in un momento storico estremamen­te difficolto­so e complesso» commenta l’esponente azzurro.

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Turisti in attesa di poter enrare a Castel del Monte

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