Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
A Castel del Monte tornano i turisti Ma è guerra delle guide
Il caso Il servizio affidato a una sola società
ACastel del Monte tornano i turisti, ma è polemica per le guide turistiche. Il servizio è stato infatti affidato a una sola società e sono tante le guide rimaste escluse. Appello all’assessore Capone.
BARI Per le guide turistiche abilitate la riapertura al pubblico di Castel del Monte avrebbe significato la ripresa a tutti gli effetti di una delle attività che più ha risentito delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria. Quel maniero, patrimonio dell’Unesco, è infatti uno dei luoghi di Puglia più visitati durante l’anno, meta di migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo.
Benché in numero molto ridotto, soltanto 18 visitatori per fascia oraria, poco più di 160 in tutta la giornata, la ripresa delle visite al Castello a partire dal 1 luglio era molto attesa dai professionisti del turismo che, però si sono ritrovati a combattere una nuova battaglia, contro quello che definiscono «un sopruso».
Le uniche guide autorizzate a svolgere l’attività all’interno di Castel del Monte sono infatti quelle di Nova Apulia, la società cooperativa a responsabilità limitata che gestisce i servizi di assistenza culturale e ospitalità per il pubblico a Castel del Monte. Immediata la levata di scudi da parte delle associazioni di categoria. Confguide, ha immediatamente protocollato l’istanza di accesso agli atti indirizzata sia a Nova Apulia che alla Direzione regionale Musei Puglia e chiesto l’intervento della direttrice del sito UNESCO e dell’assessore regionale Capone. «Sarebbe stato utile per una migliore organizzazione e riapertura del sito concertare con le associazioni di categoria. Altra occasione persa. Attendiamo però fiduciosi che gli enti preposti tornino sui propri passi e venga cambiata la modalità degli accessi per le visite guidate» commentano dall’associazione.
Duro il commento di Michelangelo De Benedittis, presidente del Gal “Le Città di Castel del Monte”: «Questo tipo di decisioni mortificano chi lavora quotidianamente e getta un’ombra di discredito su tutto il mondo dell’accoglienza pugliese» ha affermato, auspicando un ripensamento da parte dei vertici del Polo Museale.
«Una battuta d’arresto come quella della prima giornata di apertura non giova allo sviluppo, ma mette in serio pericolo un tema delicato come quello della coesione territoriale» mette in guardia il presidente del Gruppo di Azione Locale.
Sull’argomento è intervenuto anche il segretario provinciale Bat di Forza Italia Luigi De Mucci, esprimendo le sue perplessità: «Cosa si cela davvero dietro questa storia? L’ennesimo sopruso che si registra solo presso tale sito ai danni di migliaia di lavoratori del turismo del nostro territorio costretti a subire questa amara ed assurda scoperta in un momento storico estremamente difficoltoso e complesso» commenta l’esponente azzurro.