Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Mostra di Sestini a Lecce L’Italia dall’alto in 40 foto
Tra le numerose branche della fotografia, sicuramente il reportage è quello che unisce uno sguardo educato e avvezzo a controllare il mezzo d’espressione con le urgenze del presente. A uno dei più interessanti esponenti della categoria, Massimo Sestini (Prato, 1963), è dedicata la personale nelle sale del Castello Carlo V di Lecce (fino al 30 settembre). L’aria del tempo è il titolo del progetto espositivo, curato dalla galleria Kunstschau di Lecce, in collaborazione con RTI Theutra –
Oasimed, che offre quaranta fotografie di grande e medio formato. Come, del resto, indica il titolo, si tratta di tasselli di un lungo racconto sull’Italia, con luci e ombre, a cominciare dallo scatto che ha consacrato la fama dell’autore: il barcone esondante grappoli di migranti (in foto) che Sestini ha seguito a bordo della Fregata Bergamini, impegnata, all’epoca, nelle operazioni di soccorso. Uomini con intorno il mare in numero talmente smisurato da cancellare la vista dell’imbarcazione mentre orientano, sincroni, lo sguardo verso l’approdo ormai raggiunto con gli occhi illuminati dalla speranza. Un’immagine in grado di condensare un portato iconico di grande potenza che gli assicura nel 2015 la vittoria del prestigioso World Press Photo, nella sezione General News.
Si tratta di una fotografia inserita in un progetto più ampio, realizzato da Sestini in collaborazione con la Marina Militare
Italiana, che lo ha portato a fotografare il paese da un elicottero. Da una distanza zenitale quindi, oggettiva nel catturare cronaca e storia e allo stesso tempo, metaforicamente, in grado di restituire proprio attraverso la lontananza anche una ponderata valutazione dei fatti.
La sua fotografia militante ha inoltre seguito eventi tragici come la strage di Capaci, l’affondamento della Costa Concordia all’isola del Giglio, gli scontri al G8 di Genova, i funerali di papa Giovanni II e tanto altro. Particolarmente prolifico, come del resto testimonia il suo ricchissimo archivio, Sestini vanta una ricca produzione di cui fanno parte anche ritratti di noti esponenti della politica, della cultura, e dell’imprenditoria nonché clamorose «paparazzate», a rischio privacy, su personaggi da gossip, guardati con ironica invadenza come se li spiasse nel backstage della loro stessa vita.