Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Sticchi Damiani contro l’arbitro: manca un rosso, il rigore è un regalo
Un’espulsione mancata ed un rigore «generoso». Il Lecce non cerca alibi, consapevole di aver fatto una brutta partita, ma è indubbio che la gara con la Sampdoria sia stata condizionata da alcune «sviste» del Var, che avrebbero potuto cambiare l’andamento della partita.
«Non riesco a spiegarmi come il Var non intervenga su un caso così palese - commenta il presidente dell’Us Lecce, Saverio Sticchi Damiani (in foto), ai microfoni di Radio Punto Nuovo - è stato un gesto gravissimo: se l’arbitro non ha visto il calcio in faccia al nostro giocatore, il Var avrebbe dovuto segnalare quell’intervento che ha visto tutta Italia. Rocchi non è stato per niente aiutato dalla tecnologia, che è nata per essere di supporto. Una partita in 10 contro 11 per 80’ è un’altra partita, potrebbe pregiudicare la lotta retrocessione», riferendosi alla mancata espulsione. Il presidente giallorosso non ha voluto parlare di complotti né alzare i toni, ma ha sottolineato come più volte il Lecce abbia subìto qualche ingiustizia dal Var, mentre «con noi ha spaccato il capello e con casi clamorosi come quello di mercoledì, a nostro vantaggio, non è intervenuto: è molto complicato per noi spiegarlo, anche ai nostri tifosi». L’attaccante doriano Bonazzoli, oltre che dal Var e da Rocchi, è stato graziato anche dal giudice sportivo: nei suoi confronti, infatti, non è stato adottato nessun provvedimento disciplinare. Nessuna condotta violenta, dunque, ma solo un «contatto fortuito».