Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
In una web tv le opere più belle del Valle d’Itria
Si comincia oggi con «Rinaldo di Händel» sul canale della Fondazione Paolo Grassi
L’Opera in tv, sul web. Il Festival della Valle d’Itria sperimenta soluzioni in tempo di Covid. E oggi, insieme alla biglietteria, apre un ciclo di trasmissioni con la messa in onda, alle 21, del Rinaldo di Händel sul canale della Fondazione intitolata a Paolo Grassi, il milanese di Martina Franca che inaugurò le prime della Scala in televisione nel lontano 1976, l’anno in cui da sovrintendente del Teatro milanese divenne presidente della Rai. Grassi portò sulla rete ammiraglia il memorabile Otello di Verdi diretto da Carlos Kleiber, con Placido Domingo, Mirella Freni e la regia di Franco Zeffirelli, proprio mentre s’impegnava a sostenere nella «sua» Martina Franca l’avventura della lirica lanciata da Alessandro Caroli e subito dopo raccolta dall’allora sindaco Franco Punzi, da quarant’anni esatti presidente della prestigiosa manifestazione.
Da allora sono cambiate molto cose, soprattutto nei mezzi di comunicazione. E oggi che la televisione si fa anche in rete con strumenti decisamente più agili, il Festival della Valle d’Itria diventa digitale. E con immagini tratte dai propri archivi accompagna i giorni precedenti il 14 luglio e l’avvio della 46esima edizione, che dall’atrio di Palazzo Ducale, ma anche da chiostri e masserie, verrà trasmessa integralmente sul canale tv della Fondazione Grassi a partire dall’inaugurale rappresentazione del Borghese gentiluomo di Molière con le musiche di scena di Strauss, il compositore di riferimento di quest’anno con la successiva «mise en espace» dell’Arianna a
Nasso. Un modo non solo per compensare gli ingressi limitati previsti dal piano anti Covid e poter, così, raggiungere una più ampia platea di spettatori, quindi soprattutto quel pubblico internazionale (abituale frequentatore del festival) che quest’anno non riuscirà ad essere presente a causa delle difficoltà negli spostamenti.
Martina Franca raccoglie, infatti, un impulso della Regione Puglia che, attraverso gli avvisi a sostegno dello spettacolo dal vivo, ha invitato gli operatori culturali ad investire nello streaming come nuovo strumento di diffusione.
Dunque, si parte stasera con la messa in onda del Rinaldo di Händel, che due anni fa ebbe, tra i protagonisti, il direttore musicale del festival, Fabio Luisi, e il soprano Carmela Remigio, che quest’anno si ritrovano per Arianna a Nasso, e si prosegue l’11 luglio con Medea in Corinto di Mayr, un’altra riuscita produzione datata 2015.
Ma la web tv del festival fungerà anche da spazio virtuale per il tradizionale ciclo di introduzione agli spettacoli intitolato «Mettiamoci all’Opera». Quest’anno ruoterà simbolicamente intorno al filo donato a Teseo dalla celebre principessa: un richiamo allo smarrimento di questi tempi, di cui parlerà anche il direttore artistico Alberto Triola, domani sera (ore 21), in diretta sulla pagina Facebook del festival, quando illustrerà il programma della 46esima edizione per il primo dei cinque appuntamenti di «Mettiamoci all’Opera», successivamente disponibile on demand sul canale tv della Fondazione Grassi.