Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il comitato turismo divide le associazioni Disertate le riunioni
Il rifiuto di Confindustria e Confesercenti dopo la nomina di Caizzi a coordinatore dell’organismo
Le associazioni del turismo si spaccano sulle nomine nel comitato tecnico voluto da Emiliano per programmare il dopo Covid. Confindustria e Confesercenti non parteciperanno ai tavoli di Francesco Caizzi, indicato dalla Regione come coordinatore. Legambiente stila il rapporto sullo stato delle coste: la Puglia tra le prime per numero di infrazioni.
BARI È ancora polemica sul Comitato tecnico di lavoro per la ripartenza del settore ricettività alberghiera ed extralberghiera voluto dal governatore Michele Emiliano e affidato a Francesco Caizzi (coordinatore), Pierluigi Lopalco (vice presidente), Matteo Minchillo (vice coordinatore) e Serena Brandi (segretario del Comitato Tecnico). Dopo l’insediamento, il Comitato ha comunicato la calendarizzazione di 18 tavoli tematici (dai vari territori turistici ai segmenti luxury, B&B, villaggi-terme, campeggi e grandi gruppi alberghieri). Ma ai tavoli - che nelle intenzioni del governatore dovrebbero fornire «supporto prezioso all’amministrazione per governare il processo di radicale cambiamento causato dalla pandemia, regolarizzando e implementando i processi che influiscono sulla qualità dei servizi erogati, ai fini della rinascita economica e sociale della Puglia» - non saranno presenti i delegati di Confindustria e Confesercenti. I motivi? Il primo punto di frizione è aver indicato nel comitato pochi componenti “estromettendo” pezzi di rappresentandenti; za. «La Regione ha deciso di affidare il coordinamento a una sola sigla - afferma Francesco De Carlo, presidente regionale di Assohotel Confesercenti - aspetto che non ci consente di operare in armonia». Confesercenti annuncia che ai tavoli non parteciperà. «Dobbiamo confrontarci per stabilire regole, obiettivi e finalità di un intervento sul settore - prosegue De Carlo quindi la sede naturale è quella del parternariato che già si tiene in sede di assessorato. Non si tratta di essere contro qualcuno, ma è solamente una questione di metodo. Così non va». Il decreto istitutivo di Emiliano indica la rotta: «Creare un modello virtuoso per la ripartenza di un comparto fondamentale per l’economia della Puglia; avviare la ripresa secondo i principi di sicurezza e rispetto del cliente, dell’operatore e dei dipencontestualizzare la normativa nazionale favorendone l’applicazione al contesto regionale del comparto: predisporre linee di azione in collaborazione con le agenzie regionali pugliesi; predisporre un piano di comunicazione delle iniziative e degli interventi finalizzati alla ripartenza del comparto in favore di tutti i clienti, anche di altra nazionalità». «Se è così - conclude De Carlo - sono temi che stiamo già affrontando con l’assessora Loredana Capone e con PugliaPromozione (l’ultima riunione si è tenuta martedì 30 giugno, ndr). Se hanno intenzione di rilanciare il dialogo il tavolo va ampliato con tutti i soggetti». «Siamo per il lavoro di squadra - chiarisce Massimo Salomone, coordinatore del gruppo tecnico turismo di Confindustria Puglia - ed è quello che abbiamo fatto negli ultimi tre anni portando massa critica, tutti insieme, al nostro territorio. Siamo a disposizione delle istituzioni e partecipiamo al parternariato. I tavoli del Comitato? Ci siamo riunito e abbiamo deciso di non partecipare. Ma comunque gli associati sono liberi di prendere parte come singoli soggetti. D’altronde, siamo impegnati con le nostre aziende nel tentativo di rilanciare l’attività e il tempo a nostra disposizione non è poi così tanto».
In verità, sugli obiettivi del
Comitato tecnico è lo stesso Caizzi, presidente di Federalberghi Puglia (aderente a Confcommercio) a chiarire che l’intento è recepire le istanze degli operatori per arrivare alla definizione di un documento operativo da sottoporre alle varie realtà regionali. Un po’ come successo, a livello nazionale, per la task force presieduta da Vittorio Colao. «Questo è un Comitato specifico sulla ricettività chiarisce Caizzi - che già sta ottenendo numerose adesioni sui territori grazie alla metodologia dei tavoli territoriali. Sono stato investito di un incarico e ho convocato tutte le associazioni che hanno competenza in materia alberghiera ed extralberghiera come villaggi e Bed & Breakfast. C’è chi ha già indicato i referenti per gli incontri e altri lo faranno». I contrasti? «Ci sono altri segmenti come il wedding e la ristorazione termina Caizzi - che hanno già tavoli specifici. Se ci sono richieste, come agenzie viaggi e tour operator, ma anche servizi turistici non ricettivi, basta farsi avanti».
L’obiettivo Dai lavori scaturirà un piano, sullo stile Colao, da sottoporre alle istituzioni regionali