Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Lezzi: «Mai alleanze Siamo alternativ­i al Pd e alla Lega e così resteremo»

- M. Coz.

BARI Barbara Lezzi, salentina, ex ministra del governo gialloverd­e, è espression­e dell’ala M5S meno incline ad una intesa strategica con il Pd.

I partiti di governo si presentano divisi alle Regionali. Che segnale è questo?

«Io penso al mio Movimento. Non ci sono condizioni per le alleanze perché siamo una forza alternativ­a. Penso alla Puglia: il piano sanitario è lo stesso di Fitto ed è stato attuato prima da Vendola e poi da Emiliano. A noi non piace quel piano e noi dobbiamo pensare ai pugliesi, non a portare voti al Pd. Il Movimento ha un altro progetto».

Conte invita a costruire alleanze con la sinistra per frenare la destra.

«Non stiamo in politica per portare voti al Pd, ma perché abbiamo progetti alternativ­i rispetto al Pd e alla Lega. Andiamo avanti per la nostra strada».

In Puglia la candidatur­a della Laricchia, quindi, non si discute?

«Non è messa in discussion­e, la nostra candidata presidente è Antonella Laricchia. Andiamo avanti convinti di essere alternativ­i a Fitto ed Emiliano. Nelle liste del Pd c’è tanto di destra. E nella destra ci sono avvisaglie di scontro sull’Autonomia. Noi siamo un’alternativ­a credibile. Fitto lo conosciamo non so da quanti anni».

In Puglia campagna elettorale in salita per il M5S?

«Non credo. Molti pugliesi ci vedono come diversi rispetto a quelli come Fitto ed Emiliano, che hanno già conosciuto. Sanno che con noi non ci sarà clientelis­mo, ci sarà rigore e un’amministra­zione di tutti i pugliesi. Abbiamo fatto un programma con i cittadini. Penso all’agricoltur­a, settore strategico nel quale molti fondi europei sono stati perduti da Emiliano».

Sul Mes, il fondo salva-Stati, il Movimento chiude, mentre il premier apre uno spiraglio. Qual è la sua posizione?

«Quando arriverà il momento prenderemo anche questa decisione. Mi aspetto che il ministro Speranza ci faccia sapere come intende spendere questi fondi. Si parla di questa urgenza, dei 36 miliardi, ma per fare cosa? Poi c’è il Recovery fund, mi concentrer­ei su questo».

Nel M5S c’è chi pensa al ritorno alle origini. Lei?

«Il Movimento delle origini non esiste più. Ci siamo evoluti, ma sono fermamente convinta che il Movimento debba essere al di sopra degli altri, che non debba fondersi né con gli uni né con gli altri. Abbiamo profonde differenze sia rispetto al Pd sia rispetto alla Lega. Il Movimento deve recuperare la sua forza e la sua determinaz­ione».

La differenza

Siamo una forza diversa dalle altre. Dobbiamo pensare ai pugliesi, non a portare voti e sostegno ad altre formazioni politiche

Le origini

Il Movimento delle origini non esiste più. Ci siamo evoluti, ma sono fermamente convinta che noi dobbiamo restare al di sopra degli altri

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