Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Senso unico, fioriere e una pista ciclabile: è il nuovo lungomare
Il progetto per via Starita, ai piedi del Faro Si potrà parcheggiare solo a spina di pesce
BARI Gli attrezzi ginnici, le fioriere, il percorso per gli amanti del jogging e delle biciclette. Tutto con vista mare. Cancellando le cartoline degli ultimi anni: macchine in tripla fila, fornacelle e venditori abusivi di cibo e bevande. Il lungomare di via Starita, ai piedi del Faro, è pronto a cambiare volto grazie a Bari Open Space, il programma di interventi del Comune per adattare la città ai nuovi stili di vita e di convivenza da pandemia. L’area del quartiere San Cataldo a ridosso di San Girolamo sarà completamente rivista con il restringimento della carreggiata, il parcheggio delle auto a spina di pesce (solo sul lato terra) e nuovi spazi per il relax e a velocità lenta con zone 30 e zone 10. Ad esporre i piani – i cui lavori dovrebbero iniziare entro metà luglio – ci hanno pensato il sindaco Antonio Decaro e l’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Galasso, incontrando i residenti. «Interverremo su un tratto di circa 400 metri del lungomare prospiciente il faro - ha spiegato Galasso - trasformandolo da strada a doppio senso di collegamento tra due zone della città in spazio pubblico da vivere, anticipando nei fatti la destinazione futura di quella parte di città. In questa prima fase ridurremo la carreggiata, trasformandola in un unico senso di marcia, consentendo il parcheggio a spina di pesce sul lato terra, e utilizzeremo la restante parte della carreggiata per realizzare una pista ciclabile bidirezionale e un’area adiacente al marciapiede lato mare, già ampio, per lo sport. Qui successivamente saranno installati anche attrezzi per l’attività fisica a corpo libero. Abbiamo chiarito subito che non elimineremo posti per le auto, anzi: la soluzione che abbiamo studiato addirittura ci permetterà di ricavarne qualcuno in più, perché tutte le strade della zona interna saranno rese a senso unico, invece che a doppio senso, ricavando così una doppia sede per le auto a servizio di residenti e commercianti».
Insomma, un nuovo volto leggero e a basso impatto, in linea con gli standard europei, dopo il primo intervento sul centralissimo corso Vittorio Emanuele con la realizzazione della pista ciclabile da un chilometro e mezzo (750 metri per entrambi i lati) ma che non ha incontrato i favori di ciclisti e comuni cittadini.
Giuseppe Galasso Interventi per 400 metri I residenti non abbiano paura