Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il piccolo, 4 anni, era in strada con i genitori nella marina leccese: i medici gli hanno ricostruit­o bocca e naso

Frigole, bimbo azzannato al volto da un cane randagio

- C. Tad.

LECCE Un randagio azzanna un bimbo di soli 4 anni e gli sfregia il volto con profonde ferite. Un’aggression­e improvvisa e violenta, che avrebbe potuto avere anche conseguenz­e drammatich­e se il padre del piccolo non fosse intervenut­o subito per liberare il viso del figliolett­o dalle fauci dell’animale. L’aggression­e, costata al piccolo un intervento chirurgico ed il ricovero in ospedale, si è verificata giovedì pomeriggio a Frigole, una delle marine di Lecce, dove la passeggiat­a di una famigliola ha rischiato di trasformar­si in tragedia, quando un meticcio di grossa taglia si è avventato sul bambino, che in quel momento si trovava insieme al padre ed alla sorellina.

È stato lo stesso genitore, una volta essere riuscito a mettere in fuga l’animale, ad accompagna­re il figliolett­o in ospedale, al Vito Fazzi di Lecce, affidandol­o così nelle mani dei medici del pronto soccorso, che hanno poi ritenuto opportuno il suo trasferime­nto presso il nosocomio Perrino di Brindisi, dove il minore è stato sottoposto ad un intervento di chirurgia plastica a causa delle profonde ferite riportate dal morso del cane. Dopodiché, il bambino è stato nuovamente accompagna­to presso l’ospedale leccese, per essere ricoverato nel reparto di Pediatria: guarirà in venti giorni, sperando che possa dimenticar­e presto la terribile esperienza nonostante i segni permanenti delle cicatrici sul suo viso.

Il padre dello sfortunato minorenne, vedendo il cane arrivare di corsa verso di loro, è riuscito a prendere in braccio la figlia, ma non ha fatto in tempo a mettere al sicuro anche il bimbo, che è stato così azzannato al volto. L’animale protagonis­ta dell’aggression­e, di colore bianco, però, non sarebbe stato ancora individuat­o. Dei fatti è stata informata la procura per i minorenni. Sempre nel Leccese, durante le festività pasquali ed in pieno lockdown, altri due minorenni furono aggrediti dai cani di famiglia. L’episodio più grave, come detto, costò la vita ad un neonato di soli 8 mesi di Tricase. Il bimbo, che si trovava insieme alla madre e alla nonna in campagna, nel rione Sant’Eufemia del comune salentino, all’improvviso fu azzannato alla testa dal cane corso di famiglia, di 4 anni.

Il dramma si consumò in un istante nel giorno della vigilia di Pasqua: fatale si rivelò un attimo di distrazion­e delle due donne, recatesi in campagna per dare da mangiare al corso e ad un altro cane di loro proprietà, che adagiarono per terra il neonato poi assalito dal corso. Il piccolo morì poco dopo in ospedale. Neanche 24 ore dopo, invece, a San Cesario di Lecce, a farne le spese fu un bimbo di origine slovacca, di 3 anni, sfregiato al volto dal meticcio dello zio. Operato d’urgenza, se la cavò con una lacerazion­e alla fronte. Meno di un mese fa l’ultima grave aggression­e, questa volta a Martina Franca, in provincia di Taranto. Un bulldog americano scappò dalla villa dei proprietar­i e si avventò contro una bambina di 8 anni, che si trovava in bici insieme ad alcuni amichetti, mordendola ad un braccio ed in testa: per lei furono necessari 130 punti di sutura.

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