Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Parco costiero, le modifiche proposte via Whatsapp»
Vitto, sindaco di Polignano, contro il metodo dell’assessore Pisicchio: «Seguiamo la strada istituzionale
BARI «Non si possono proporre modifiche al Parco costiero di Polignano a Mare via whatsapp. Così come fatto dall’assessore al Paesaggio Alfonso Pisicchio. Siamo stati sempre chiari e per questo ci siamo rivolti al Tar: la perimetrazione decisa dalla Regione è in contrasto con il piano regolatore approvato dal Consiglio comunale nel 2005 all’unanimità. Nell’occasione votarono a favore anche i consiglieri di partiti ambientalisti: questi sono i fatti che sono a verbale». Domenico Vitto, primo cittadino di Polignano a Mare, ribadisce la contrarietà della metodologia portata avanti dal governatore Michele Emiliano. L’istituzione del parco non è in discussione, il vulnus è rappresentato dalla “forzatura” sulla perimetrazione che nei fatti penalizza la città. Un grande calderone di vincoli per 13 chilometri di costa dove sono state inserite anche zone con lottizzazione di edilizia popolare e comunque già urbanizzate.
Vitto, lei è presidente dell’Anci Puglia: è anche del partito del mattone?
«Assolutamente no. Sono del partito delle regole e del buonsenso. Il Comune, a differenza della Regione, ha studiato l’argomento affidandosi a professionisti, tra cui i consulenti istitutivi del Parco Nazionale del Cilento, che hanno individuato analiticamente le aree sottoposte a rischio ambientale. C’è uno studio dettagliato».
Possiamo immaginare che l’abbia fatto anche la Regione.
«So solo che sulla perimetrazione ha cambiato idea ben sei volte tornando sempre al punto di partenza. Anche per il ruolo che ricopro non ho intenzione di fare polemiche inutili, ma qui c’è un problema sostanziale».
Ma ha parlato con Emiliano?
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«Ci siamo sentiti tre-quattro giorni fa. Gli ho ribadito che il progetto di Polignano è quello più coerente con la difesa degli interessi della comunità».
Cosa le ha risposto?
«Che mi avrebbe fatto sapere».
Forse con il Parco stileEmiliano Polignano ha il timore di replicare l’effetto “tappo” prodotto dalla statale 16?
«Qui nessuno vuole cementificare. Anzi le dico che si sta facendo passare il concetto che con il parco non ci sarà più il mattone: è falso. L’edilizia già da anni risponde alle normative della legge Galasso con tutte le successive integrazioni».
Quindi è diventato solo uno spot per le Regionali?
«Non le so dire. Mi occupo della mia comunità e se altri pensano di raccogliere benefici nelle urne non è un mio problema».
Ci sono mediazioni per una modifica?
«Il nostro progetto è quello perché analitico e motivato. Poi ci sono le vie istituzionali da seguire, non i messaggi whatsapp inviati dall’assessore Pisicchio».
Qui nessuno vuole cementificare Anzi, si sta facendo passare il messaggio che con il Parco non ci sarà più il mattone. Un falso