Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
CAMICE BIANCO E AGONE POLITICO
Il magistrato che candida l’epidemiologo? Da Mani pulite a Polmoni puliti? Questa volta, il famoso laboratorio Puglia rischia di strafare. Nel luogo fatato dove amoreggiavano Massimo D’Alema e il professor Buttiglione, nella sorprendente cornice dove la sinistra si trasformò in narrazione vendoliana, fino ad oggi si discettava di inezie come la novità del candidato renziano. Invece, eccoti spuntare la voce di Pier Luigi Lopalco, capo della task force pugliese anti-Covid, come capolista per il governatore uscente Michele Emiliano. La speranza è che si tratti di una delle tante suggestioni che attraversano le campagne elettorali. Quale leader non si fa tentare dalla scorciatoia del nome di grido, dalla rendita che porta con sé la notorietà? Ma qui ci troveremmo di fronte ad un’ulteriore puntata della crisi politica italiana. Ad essere scaraventato nell’arena elettorale sarebbe una personalità che ha costruito la sua fama nel fronteggiare un’epidemia, nello sfornare dati e previsioni sui contagi, nel contrapporre alla più drammatica emergenza sanitaria del dopoguerra il suo camice bianco di uomo di scienza. Non siamo neppure al caso del sindaco di Amatrice che, dopo il terremoto, si candida alle Regionali del Lazio. Perlomeno lì si trattava di un politico che, sull’onda di una tragedia, prova a fare il salto per poi rigirarsi nelle mani il suo 4 per cento. Qui invece assisteremmo alla scena quanto mai opaca di un brillante scienziato che rende sospettabili di interesse personale tutte le dichiarazioni e le apparizioni televisive, tutte le scelte compiute in questi sconvolgenti mesi. Qui avremmo l’esempio che nell’Italia del 2020 non esiste più né la giustizia né la medicina, perché tutto è sempre e solo finalizzato alla ricaduta politica. E se uno cura o rassicura un suo concittadino, in quel momento lo vede già come un potenziale elettore. È vero, il nostro è il triste Paese dove si va in Parlamento solo per aver detto a un qualunque Schettino «risalga a bordo, cazzo», con la diffusa convinzione che se il capitano Gregorio Maria De Falco si fosse limitato a dire «risalga a bordo» ora sarebbe ancora a Livorno. Ma c’è un ulteriore livello in cui si può scendere, ed è quello di affrontare la crisi economica che ci attende con le competenze di chi ha gestito quella epidemiologica. Caro Emiliano, caro Lopalco, la Puglia ha finora gestito la pandemia in modo responsabile. Dateci conferma che la malattia non cominci appena il virus inizia a finire.