Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Regionali, Fitto schiera sette liste
Firmata l’intesa con il Nuovo Psi. Polemica sul sondaggio del Pd. «Quella società lavora per la Regione» Il candidato del centrodestra rastrella disponibilità nell’altro schieramento: clima cambiato
Il candidato del centrodestra, Fitto, presenta l’intesa col Nuovo Psi e annuncia che potrebbero essere 7 le liste a suo sostegno. Un sondaggio del Pd assegna la vittoria a Emiliano. Il capogruppo di FdI, Zullo: «Quell’azienda lavora per AdP, società della Regione».
BARI Nuovo Psi e Udc con Raffaele Fitto. Ma per il ritorno dell’eurodeputato salentino alla guida della Regione dopo 15 anni, si prospettano discese in campo provenienti anche dal centrosinistra. Qualcuno, insomma, che non intende più giocare nelle file del presidente uscente, Michele Emiliano. Il quale, sinora, schiera 12 liste a sostegno della sua ricandidatura.
Sono cominciate dunque anche nel centrodestra le grandi manovre per la formazione delle liste per le Regionali settembrine. Manovre di cui è Fitto in persona a occuparsi. Oltre ai tre partiti guida del centrodestra – Lega, FdI e Forza Italia – a supportare il gran rientro dell’ex protesi di Berlusconi ci sono la lista civica del presidente, Nuovo Psi, Udc e probabilmente, una settima lista in via di definizione. È lo stesso Fitto a confermare. Coglie l’occasione della presentazione del simbolo del Nuovo Psi. «Nel centrodestra – spiega l’eurodeputato di FdI – è in atto un allargamento, a conferma del nuovo clima politico che si sta respirando in Puglia. Con il Nuovo Psi recuperiamo una collaborazione importante». Ma i socialisti pugliesi del centrodestra, guidati da Michele Simone che alle ultime comunali ha supportato il sindaco Decaro, sono solo la punta dell’iceberg. «Stiamo avendo una serie di contatti con diverse realtà civiche. Quando parlo di allargamento – spiega Fitto – mi riferisco a forze politiche e movimenti che possono dare un contributo: sia in termini di liste che di candidature. Posso dire che la composizione delle liste sta avvenendo agevolmente. È un fatto positivo che dà il termometro della situazione».
Secondo gli esponenti del centrodestra Emiliano è in difficoltà. Tanto da «tirare per la giacca» l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, responsabile della task force regionale per l’emergenza covid. Le indiscrezioni sulla sua candidature nelle liste emilianiste si fanno insistenti. Lopalco non conferma ma neppure smentisce. Parla invece il governatore: «Nel 2004 – dice – quando si parlava della mia candidatura a sindaco di Bari, Raffaele Fitto (all’epoca presidente della Regione, ndr) mi scrisse due lettere nelle quali mi ricordava che ero un magistrato e quindi non avrei dovuto candidarmi. Mi fece capire, con quelle lettere, che temeva il mio impegno politico. La stessa cosa sta succedendo con Lopalco. Qualcuno teme che il professore si candidi. Io non ho parlato con lui, ma – ironizza Emiliano riferendosi alle polemiche degli azzurri - se si candidasse e se accogliesse l’appello di Forza Italia sarebbe una cosa buona».
Fitto non commenta le indiscrezioni su Lopalco: «Non sono abituato ad esprimere valutazioni sulle non notizie». Poi sulle liste che devono sostenerlo chiarisce: «Penso che il problema non stia nel numero, ma nella capacità di concorrere delle liste. Ne potremmo fare anche venti, giusto per confondere le acque e sollevare polveroni. Ma il nostro obiettivo è formare liste che competono davvero».
Poi annuncia un lavoro intenso sul piano amministrativo: «Ci attende un grande impegno, in particolare in due settori, agricoltura e sanità, che guarda caso sono quelli le cui deleghe sono nelle mani di Emiliano che ha combinato disastri inenarrabili». Errori che lui non intende ripetere. «Alcune deleghe possono rimanere in capo al presidente – chiosa Fitto – ma non possono certo essere settori così strategici come sanità e agricoltura». Ultima nota. È stato pubblicato un sondaggio dell’istituto Troisi Ricerche (commissionato dal Pd regionale) che dà Emiliano in testa, con 4 punti di vantaggio su Fitto. «Complimenti – ironizza Ignazio Zullo, FdI – è stata scelta una società che si è già distinta per la sua professionalità. Tanto da aver ricevuto da Aeroporti di Puglia, di proprietà della Regione, un delicato affidamento sull’analisi dei fabbisogni lavorativi. Un lavoro che costa ai pugliesi 120mila euro».
Il voto Vince il presidente uscente secondo l’ultimo sondaggio FdI: «La società lavora con la Regione»