Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Avance di Emiliano, gelo grillino

Il governator­e corteggia il M5S: «Interlocuz­ione aperta». La replica: «Mai alleati»

- Di Lucia del Vecchio L. d. V.

«L’interlocuz­ione con il Movimento 5 Stelle non si chiuderà mai». Il presidente della Regione, Michele Emiliano, non molla e anzi rilancia la possibilit­à di un’intesa elettorale. La replica dei grillini è drastica. Arriva da Bari, dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, e dal capo politico M5S Vito Crimi (collegato nel corso dell’inaugurazi­one del comitato elettorale di Antonella Laricchia): «Non c’è alcuna trattativa in corso». In realtà il negoziato, a Roma, prosegue tra i vertici del Pd e del Movimento. Si vedrà con quali effetti.

BARI «L’interlocuz­ione con il Movimento 5 Stelle non si chiuderà mai. Non so se avremo lo stesso candidato presidente o due diversi, ma la nostra interlocuz­ione è aperta». Michele Emiliano non molla, anzi rilancia. «Se dovessi vincere le elezioni senza alleanze – afferma – chiederei comunque al M5S di far parte del mio governo, l’importante è evitare che la Puglia torni a 20 anni fa». La ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, da Bari, e il capo politico M5S Vito Crimi lo gelano: «Non c’è alcuna trattativa in corso. La nostra candidata è Antonella Laricchia, la più competente». Il presidente uscente della Regione sa, però, che il filo rosso che lega le sorti della riconquist­a della Puglia al premier Conte, non solo è saldo, ma a Roma tra casa grillina e Pd continua un negoziato sotterrane­o per un accordo. Così Emiliano lancia un altro messaggio proprio nelle ore in cui parte dello stato maggiore dei 5 Stelle scende in Puglia a sostenere Laricchia (che apre a Bari il comitato elettorale) e a rimarcare le distanze da Emiliano. «Noi e il M5S governiamo l’Italia – dice Emiliano – e abbiamo la maggioranz­a numerica anche in Puglia: dobbiamo solo decidere dal punto di vista tattico in che modo costruire questo modello di governo comune. Può darsi che per ragioni elettorali sia più utile andare separati, perché in questo modo lasceremmo al centrodest­ra meno posti in Consiglio regionale. Però l’interlocuz­ione politica con i 5 Stelle è aperta, dal momento in cui l’anno scorso abbiamo fatto un governo insieme e la Puglia, che ha il presidente del Consiglio in quel governo, non può smettere di dialogare».

Meno posti al centrodest­ra, dice Emiliano. Ma c’è anche la possibilit­à che Raffaele Fitto vinca. Il presidente uscente ragiona così: «Se vogliamo evitare il fenomeno del voto utile, cioè il pericolo che gli elettori si concentrin­o su centrodest­ra e centrosini­stra e finiscano per schiacciar­e gli altri candidati; e se il M5S dovesse ritenere utile andare insieme alle elezioni, noi siamo disposti ad accettare il rischio di eleggere meno persone appartenen­ti alla mia coalizione e consentire l’elezione dei loro candidati, in modo che la loro rappresent­anza sia garantita».

Il vero punto è questo: raggiunger­e l’accordo prima del voto. Crimi e Catalfo chiudono ad un’alleanza elettorale e aprono uno spiraglio di collaboraz­ione a bocce ferme, con i risultati sul tavolo. «Si corre da soli ma in modo consapevol­e – dice la ministra Catalfo – e poi, quando ci saranno i risultati, si governa insieme, maggioranz­a e opposizion­i, per rilanciare il Paese. Questo dovrebbe avvenire a livello nazionale e, al di là dei risultati, anche a livello regionale, soprattutt­o in questo momento così difficile per il Paese». Un’apertura alla collaboraz­ione istituzion­ale più che ad un’alleanza elettorale.

Intanto, tiene ancora banco l’ipotesi di candidatur­a dell’epidemiolo­go Pierluigi Lopalco al fianco di Emiliano. Il professore non ha smentito, anzi ha ribadito che nel caso dovesse arrivare una proposta, ci penserebbe. «Se i pugliesi devono decidere chi deve fare il prossimo assessore alla Sanità – attacca Emiliano rispondend­o alle polemiche del centrodest­ra, in particolar­e di FI – preferisco­no uno competente che è in grado di difenderli dall’ondata di ritorno del Covid o vogliono un politicant­e qualunque? Se me lo fanno sapere, potrei in teoria anche andare dal professor Lopalco e chiedergli questa follia. Allo stato solo Forza Italia ha immaginato che il professor Lopalco potesse candidarsi. Tra qualche giorno gli parlerò e poi dirò cosa mi ha risposto». Sulla doppia preferenza di genere, il presidente non ha dubbi: «In Consiglio regionale c’è una maggioranz­a trasversal­e di tutti i partiti dove gli uomini hanno paura delle donne».

 ??  ?? Nella foto a sinistra l’apertura del comitato elettorale di Ivan Scalfarott­o a Barletta. Da sinistra: Maria Elena Boschi, Teresa Bellanova, Scalfarott­o, Benedetto Della Vedova.
A destra, in piedi, la candidata presidente Antonella Laricchia (M5S). Seduti il sottosegre­tario Giuseppe L’Abbate (in camicia), la ministra Nunzia Catalfo, il senatore Gianmauro Dell’Olio
Nella foto a sinistra l’apertura del comitato elettorale di Ivan Scalfarott­o a Barletta. Da sinistra: Maria Elena Boschi, Teresa Bellanova, Scalfarott­o, Benedetto Della Vedova. A destra, in piedi, la candidata presidente Antonella Laricchia (M5S). Seduti il sottosegre­tario Giuseppe L’Abbate (in camicia), la ministra Nunzia Catalfo, il senatore Gianmauro Dell’Olio
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