Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Piano piano festival a Lecce musica e stelle nel bosco
Appuntamento al parco di Rauccio con Baba Sissoko e il duo Pagliara-Verardo
Tra i figli di mamma Africa c’è Baba Sissoko, il polistrumentista maliano erede di una grande dinastia di griot, divulgatrice dei ritmi della musica africana nella quale sono iscritti i segni originari dei nostri alfabeti sonori. E stasera (ore 21) il grande musicista presenta l’album live Amadran per la rassegna leccese «Piano Piano Festival», nel segno dei battiti ancestrali di un linguaggio che travalica i confini del Continente Nero. Musica ideale per sintonizzarsi successivamente sulle pulsazioni primordiali di stelle e galassie con l’astrofisico Domenico Licchelli in una serata di musica, arte, scienza e natura in programma nella masseria del Parco di Rauccio, tra Lecce e Lequile, dove la quinta edizione del festival ha preso il via venerdì scorso con l’incontro tra le riflessioni del ricercatore Achille Nucita, la world music firmata da Rachele Andrioli, Redi Hasa e Rocco Nigro e le osservazioni astronomiche del Gruppo Astrofili del Salento.
Alla guida dell’associazione culturale L’Orchestrina di Lecce che promuove la manifestazione c’è la pianista Irene Scardia, direttrice artistica della casa discografica Workin’ Label, la cui esperienza condivide con i figli (anche loro musicisti di talento) Filippo e Carolina Bubbico. Un’etichetta che tra gli artisti in catalogo annovera la cantante Cristiana Verardo, altra ospite di stasera in duo con Enza Pagliara, una delle voci di punta della tradizione salentina. L’omaggio, però, è a un’icona del folk siciliano, Rosa Balistreri, cantante che faceva comizi accompagnandosi con la chitarra e raccontava il dolore di tutte le altre donne costrette a lottare per emanciparsi dalla miseria e dalla sofferenza. «Rosa era un grido di dolore», ha detto Carmen Consoli, tra gli artisti che in anni più recenti hanno raccolto quell’urlo di disperazione, ora nelle corde di
Verardo e Pagliara, che con lo spettacolo Rrosa raccontano anche di donne salentine impegnate nella loro rivoluzione.
Poi, naso all’insù e occhi puntati verso il cielo per l’osservazione con i telescopi degli
Astrofili del Salento, che curano anche la mostra di astro-foto «Ai confini dell’Universo». Insomma, una serata di musica e stelle per la quale gli organizzatori suggeriscono abbigliamento comodo, cuscino e antizanzare.
Il festival prosegue il 16 luglio nel Relais delle Rose di Lecce con il musicoterapeuta e giurista Mauro Scardovelli in live streaming, lo spettacolo Aurora e Callisto di Irene Scardia e della burattinaia di Burambò, Daria Paoletta. Chiusura il 18 luglio, nella masseria urban La Restuccia, in agro di Lequile, con l’astrofisico Amedeo Balbi (in remoto) e il nuovo progetto Brunotwix di Carolina Bubbico (voce), Claudio Filippini (pianoforte e tastiere) e Filippo Bubbico (batteria ed elettronica), per l’occasione affiancati dal polistrumentista Giacomo Riggi. Info 338.8591002.