Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
L’atto di citazione a 19 soggetti e una società
Il crac della Popolare Agli ex vertici chiesti danni per 380 milioni
La richiesta rivolta agli ex amministratori (e organi di controllo) è alquanto puntuale: rientrare in possesso di una cifra pari a 380 milioni. Ovvero quanto si presume sia il danno arrecato alle casse della Banca Popolare di Bari per operazioni che forse non potevano essere concluse. È questo l’ammontare riportato nell’atto di citazione per «responsabilità civile nei confronti di soggetti che hanno svolto nei precedenti esercizi attività di amministrazione, gestione e controllo della banca». Procedimento avviato dai commissari straordinari della Popolare di Bari, Enrico Ajello e Antonio Blandini, nominati il 13 dicembre scorso e che dovrebbero concludere il loro mandato con l’approvazione del rendiconto fino al 15 ottobre (data dell’assemblea dei soci chiamata a dotare l’istituto di credito di una nuova governance).
L’atto, la cui predisposizioè stata autorizzata da Bankitalia, riguarda 20 soggetti di cui 19 sono ricompresi tra consiglieri, sindaci e amministratori (Vincenzo De Bustis Figarola, Gianvito Giannelli, Francesco Pignataro, Modestino Di Taranto, Luca Montrone, Francesco Giovanni Viti, Marco Jacobini, Gianluca Jacobini, Raffaele
De Rango, Francesco Venturelli, Paolo Nitti, Gianfranco Viesti, Gregorio Monachino, Giorgio Papa, Arturo Sanguinetti, Alberto Longo, Roberto Pirola, Fabrizio Acerbis e Antonio Dell’Atti) e una società di revisione (PricewaterhouseCoopers). A quanto pare sarebbero stati analizzati i verbali dei consigli di amminine strazione dal lontano 2015 e verificati gli affidamenti finanziari. Molti tra loro sarebbero stati assegnati agli stessi soggetti con importi molto frazionati. Anche per questo la cifra stabilita come ipotetico risarcimento del danno sarebbe analitica e non fissata sull’importo generale della perdita accumulata (ben 1,3 miliardi).
Nel mirino dell’amministrazione straordinaria è finito anche l’avvocato Gianvito Giannelli nonostante abbia ricoperto il ruolo di presidente della Banca Popolare di Bari solamente per qualche mese: da agosto a dicembre del 2019. Evidentemente le valutazioni dei legali sono partite anche dal fatto che Giannelli ha svolto negli anni attività di consulente legale della stessa banca.