Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Allarme scuola La Asl punta sui test rapidi

- Di Lucia del Vecchio

BARI Sono passate poco più di due settimane dalla riapertura delle scuole e il virus SarsCov-2 non ha mancato di far visita anche a studenti e personale. Tanto che il Dipartimen­to della Salute della Regione Puglia, insieme alla Asl di Bari, sta predispone­ndo l’avvio di test rapidi per i casi sospetti e segnalati dai pediatri e dai medici di base. Obiettivo: favorire in tempi veloci il rientro a scuola e allentare la pressione su pediatri e famiglie.

«Una situazione pesantissi­ma – denuncia il vicepresid­ente nazionale della Federazion­e italiana medici pediatri e referente per la Puglia, Luigi Nigri ai microfoni di Radionorba –. Il problema principale è il meccanismo dei tamponi. Dobbiamo riuscire a farli velocement­e e in massa in presenza di un bambino contagiato in una classe. Non abbiamo ancora un sistema efficiente. In altre regioni, quando il pediatra richiede un tampone perché ha un sospetto clinico o il bambino ha fatto sei giorni di malattia a casa e ha bisogno del certificat­o per rientrare a scuola – continua Nigri - i tamponi vengono fatti subito con i risultati in una giornata. Noi abbiamo segnalazio­ni da diverse Asl della Puglia in cui bambini aspettano tamponi da 10 giorni». Nigri rileva che «sono moltissimi i bambini allontanat­i dalla scuola solo per uno starnuto, un colpo di tosse o un po’ di muco al naso. Ieri una mia collega di Bari mi segnalava di aver avuto in studio 25 mamme con i loro bambini che chiedevano cosa fare per il rientro a scuola. Il sistema sanitario – conclude il pediatra - deve prendersi le sue responsabi­lità e anche certezze e omogeneità nelle regole emanate dalle scuole. Sollecito anche la Regione sui vaccini antinfluen­zali, di cui ancora non si vede ombra».

In queste ore la direzione dell’azienda sanitaria locale di Bari fa sapere che sta individuan­do gli ambulatori sul territorio della provincia destinati, sulla base di fasce orarie organizzat­e, all’esecuzione dei test antigenici che consentono di stabilire la presenza o meno del virus in maniera immediata. Il sistema dei test rapidi sarà esteso anche alle carceri. Intanto, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, annuncia che la prossima settimana ci saranno una serie di incontri con i 41 sindaci della città metropolit­ana, con i dirigenti scolastici e l’Ufficio scolastico regionale e con i pediatri. Proprio ieri, dalle pagine del Corriere, Giuseppe Capozza, preside della scuola elementare Piccinni di Bari, che conta 11 contagiati sinora, di cui 8 bambini, aveva lanciato un appello al sindaco Decaro perché avviasse una conferenza di servizi sul tema della scuola. «Dal 24 settembre ad oggi - spiega Decaro attraverso un video su Facebook - sono 25 le scuole dell’area metropolit­ana di Bari toccate dal Covid-19. E solo in un caso il contagio è partito all’interno dell’istituto».

Il vertice La settimana prossima riunione tra sindaci e dirigenti scolastici

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La Asl di Bari punta sui test rapidi per alleggerir­e la mole di richieste giunta in questi giorni ai pediatri dopo gli allarmi nelle scuole

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