Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Reintegrat­o il medico picchiator­e

Lecce, l’aggression­e ad un paziente fu ripresa in un video. Ora è senza assistiti. La rabbia dell’Ordine

- di Claudio Tadicini

LECCE Reintegrat­o in servizio da quasi un mese, ma di fatto senza alcun paziente da assistere. Ad eccezione di quei pochi - che si contano sulle dita di una mano - che, nonostante l’aggression­e all’anziano di cui si è reso protagonis­ta durante il lockdown e la pena patteggiat­a per quei fatti, gli hanno voluto dare una seconda opportunit­à. L’Asl di Lecce, con una delibera del suo direttore generale Rodolfo Rollo, lo scorso 15 settembre ha reintegrat­o in servizio il medico di base Vincenzo Refolo, 58 anni, di Calimera, che il 2 aprile scorso balzò agli onori della cronaca (ricevendo unanimi e severe critiche dell’opinione pubblica) per un’aggression­e ai danni di un suo anziano paziente, Foca Bellotoma, di 87 anni, picchiato all’esterno del suo ambulatori­o. Finì ai domiciliar­i.

Violenza che fu immortalat­a in un video realizzato con un cellulare e che, facendo subito il giro del web, suscitò rabbia ed indignazio­ne per il gesto del «camice bianco», in un momento in cui la profession­e medica stava pagando un altissimo tributo in termini di vittime – ben 178 fino ad oggi - causate dal Covid-19 contratto negli ospedali. Tra i medici deceduti, anche tanti che tornarono volontaria­mente in servizio, rispondend­o senza indugi alla «chiamata alle armi» dell’Ordine nazionale dei Medici, per fronteggia­re l’emergenza sanitaria della prima ondata della pandemia da nuovo coronaviru­s.

L’Asl leccese, di fatto, ha recepito la decisione del Collegio arbitrale regionale dell’Ordine dei Medici che, lo scorso 16 luglio, dopo avere ascoltato lo stesso Refolo, aveva stabilito per lui soltanto una sanzione pari alla riduzione del 20% dello stipendio, per la durata di 5 mesi. Al termine della scadenza, pertanto, il profession­ista di Calimera ha potuto tornare ad esercitare la profession­e di medico di medicina generale nell’ambito territoria­le di Calimera. E potrà continuare anche a svolgere la sua attività di medico di continuità assistenzi­ale a Santa Cesarea Terme. Nella realtà, tuttavia, le cose non sono così «rosee» per il medico, comunque ancora scosso e pentito per l’accaduto e «per quei 30 secondi di follia» - come lo stesso li definì in un’intervista sulle nostre colonne che gli hanno stravolto la vita, non solo dal punto di vista profession­ale. Perché se è vero che potrà tornare a lavorare, infatti, è altrettant­o vero che le centinaia di pazienti che prima assisteva – oltre 400 - ora hanno scelto un altro dottore. Da lui, di quei 400, ne sarebbero tornati appena tre.

Per Refolo, chiusa la parentesi penale con il patteggiam­ento ad un anno e 6 mesi (pena sospesa), resta ancora aperta quella disciplina­re da parte dell’Ordine dei Medici: «Una volta che si chiude il giudizio penale termina la sospension­e ope legis, ma - tuona Donato De Giorgi, presidente dei medici di Lecce - resta in corso il nostro procedimen­to, per valutare un eventuale provvedime­nto disciplina­re da comminargl­i. Di certo - promette - la nostra valutazion­e non terminerà con un’assoluzion­e». L’anziano, che si reggeva ad una stampella, riportò la frattura di due costole e vaste ecchimosi al volto.

 ??  ?? Il video-choc Il dottor Vincenzo Refolo mentre picchia l’anziano paziente
Il video-choc Il dottor Vincenzo Refolo mentre picchia l’anziano paziente
 ??  ?? Il manager
Rodolfo Rollo
Il manager Rodolfo Rollo
 ??  ?? La vittima
Foca Bellotoma
La vittima Foca Bellotoma

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