Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Torna in libreria il «De Chirico» di Vilella Molto più che semplice graphic novel

L’opera del disegnator­e barese è insieme un biopic e un saggio critico con gli strumenti dell’arte

- Di Enzo Mansueto

Dopo undici anni, il fumettista pugliese Sebastiano Vilella torna su una delle sue più interessan­ti operazioni, quella dedicata agli anni giovanili di Giorgio de Chirico e ai prodromi della grande stagione metafisica, che tanto ha segnato non solo l’arte pittorica, quanto anche le altre espression­i figurative del ’900, dalla fotografia al cinema, dalla grafica pubblicita­ria al fumetto, appunto. Con un’avvincente capacità mimetica, nel tratto e nello spirito, quale quella esibita nel recente lavoro su Caspar David Friedrich, Vilella inaugurava anni fa in Italia una felice e innovativa strada del romanzo a fumetti, quella della biografia critico-artistica, poi seguita da altre matite: pensiamo al Pollock del conterrane­o Onofrio Catacchio.

Il ritorno in libreria dell’albo su de Chirico non avviene nei modi della semplice riedizione, ma di una vera e propria nuova versione, caratteriz­zata dall’uso del colore e dall’ampliament­o narrativo (da questo punto di vista, mutuando l’espression­e dal linguaggio cinematogr­afico, potremmo dire si tratti del Director’s Cut): De Chirico - Interno metafisico con biscotti (Oblomov, Quartu Sant’Elena 2020, pp. 146, euro 20) è a tutti gli effetti un’opera nuova, fortemente voluta dal direttore editoriale, il grande Igort, che già accolse il progetto di Vilella ai tempi della sua direzione alla Coconino Press.

L’albo racconta le vicende del giovane Giorgio de Chirico, tra 1910 e 1918, mescolando fatti e personaggi reali – desunti per gran parte dall’autobiogra­fia dell’artista – con elementi di fantasia, in un flusso narrativo per immagini che privilegia un’atmosfera onirica ed enigmatica, propria della poetica in via di definizion­e nel protagonis­ta. La trama oscilla tra racconto storico e accenti noir di grande fascino, grazie ad un efficace dosaggio di parola e immagine.

Così ci rivela la sua ispirazion­e l’autore, raggiunto nel suo studio, mentre è già chino sulle tavole di un nuovo lavoro d’invenzione: «Nelle mie intenzioni c’è il desiderio di poter suggerire al lettore atmosfere di profondo mistero esistenzia­le, sospese in un’epoca lontana, ma già aperta alle violente evoluzioni della modernità. L’avvento del primo conflitto mondiale, la pandemia influenzal­e della peste polmonare, detta Spagnola, fanno da scenario ad una vicenda immaginari­a, dalle dinamiche di racconto noir, ma completame­nte alimentata da elementi storici e biografici, suggeriti e mutuati da diverse testimonia­nze e soprattutt­o da quel capolavoro autobiogra­fico firmato da de Chirico che sono le sue Memorie».

Le tavole presentano una dominante di fondo verde, evidente citazione cromatica dei cieli di de Chirico, e innesti colorati che evidenzian­o le opere e le visioni del maestro della metafisica. Ci sono poi intere sequenze inedite, solo abbozzate per la precedente versione e finalmente ultimate per quest’ultima, fortemente voluta dalla Oblomov, con l’egida e il patrocinio della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico: «Un lavoro, questo, che rappresent­a uno spartiacqu­e rispetto alla mia produzione a fumetti precedente – ci dice ancora l’autore –, perché mi colloca in una nuova dimensione del racconto grafico, rendendo più personale un percorso espressivo avviato con le storie e i personaggi precedenti. La tecnica scelta per il mio de Chirico è abbastanza inusuale nel mondo del fumetto. Si tratta di una specie di grisaglia, antico modo in uso fino al primo Novecento, ovvero di disegni realizzati a tecnica mista, matite, tempere e inchiostri, su un fondo neutro, in questo caso verde. Il tutto evidenziat­o con un fitto tratteggio a tempera bianca».

Una tecnica, in effetti, piuttosto elaborata e non facilmente riproducib­ile a stampa, che in questo caso esalta la cura tipografic­a della Oblomov di Igort. Un albo prezioso, che consigliam­o, oltre che agli appassiona­ti del romanzo a fumetti, a tutti gli amanti dell’arte, nonché agli studenti più curiosi.

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Il profilo è quello di De Chirico, le cornici e le forme dello studio sono prese dai quadri del maestro, così come la dominante verde, omaggio ai suoi cieli
Una tavola Il profilo è quello di De Chirico, le cornici e le forme dello studio sono prese dai quadri del maestro, così come la dominante verde, omaggio ai suoi cieli

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