Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Sirene arabe per Tachtsidis Lite nel Lecce
LECCE «Sirene arabe» dietro la rottura tra il Lecce ed il giocatore Panagiotis Tachtsidis, che l’altro ieri ha rimosso dal suo profilo Instagram tutte le foto con la maglia giallorossa. Uno «strappo» per ora solo virtuale, provocato da una cessione non avvenuta in Arabia Saudita, che il club salentino spera però di ricucire presto, pur lasciando intendere di non avere gradito il suo comportamento. A chiarirlo, anche per scacciare qualsiasi altra distorta interpretazione, è stato il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani che, insieme al responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino ed al vicepresidente Corrado Liguori, ieri ha convocato una conferenza stampa per spiegare cosa è realmente accaduto tra il calciatore greco e la società.
«Tachtidis, due giorni prima della chiusura del mercato, ci ha riferito di un’importante proposta ricevuta da un club arabo (Damac Fc, ndr), che però non era intenzionato a sborsare un euro per acquistarlo dal Lecce. In quei due giorni – dice il presidente abbiamo fatto l’impossibile per cercare un valido sostituto, per accontentarlo. Ma non lo abbiamo trovato ed è rimasto con noi». Il Damac Fc, in buona sostanza, aveva fatto i conti senza l’oste, contattando direttamente il centrocampista greco senza interpellare la società. Un «comportamento scorretto» che, come sottolineato da Corvino, «è stato denunciato alla Fifa».
Quanto al capitano Marco Mancosu, che in un post aveva invocato «Rispetto», si è invece trattato di un «malinteso» (non meglio specificato) tra lui e i vertici societari, poi chiarito: «È stato un mio errore, ho capito di avere sbagliato. Con questa terra ho un rapporto viscerale, vorrei chiudere la mia carriera qui. Anche nelle grandi storie d’amore ci sono dei malintesi». Quella sua sembra destinata a continuare, quella di Tachtsidis chissà.
Gaetano Auteri Sarà una partita dura e non dobbiamo commettere l’errore di guardare già alla classifica