Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il primo posto a suon di gol Ora il Bari fa sognare i tifosi

Già cinque i marcatori ed è attesa per i bomber La preparazio­ne atletica è ancora disomogene­a

- di Pasquale Caputi

BARI Primo della classe. Il Bari guarda tutti dall’alto, sensazione che non provava da tanto, troppo tempo. E anche se sono state disputate solo quattro partite, è difficile non condivider­e la sensazione di una squadra forte e ambiziosa. Peraltro con enormi margini di crescita. Il girone C di serie C oggi, sebbene ci siano squadre che potenzialm­ente potrebbero superare il Bari (la Turris e l’Avellino, che hanno rispettiva­mente una e due gare in meno), almeno per ora parla pugliese. La squadra di Auteri ha colleziona­to tre vittorie (contro Virtus Francavill­a, Cavese e Viterbese) e un pareggio (con il Teramo). Complessiv­amente parliamo di 10 reti realizzate (miglior attacco) e 5 subite (in questo senso si potrebbe fare decisament­e meglio). A stupire è soprattutt­o la prolificit­à dei biancoross­i. Non sono solo gli attaccanti ad andare a segno. E non è sempliceme­nte la punta di diamante Antenucci (che pure è già a quota 3) a scatenare entusiasmo.

Il Bari è una macchina da gol, oliata e confortant­e. Nella classifica marcatori, infatti, non si possono non segnare con la matita rossa le performanc­e di Celiento (tre volte a segno) e D’Ursi (due reti per lui). Gli altri due timbri portano la firma di D’Orazio e Di Cesare. Se si pensa che all’appello mancano giocatori dalla certa vena realizzati­va come Montalto, Citro, Marras, Candellone e Simeri, se consideria­mo che anche dai centrocamp­isti ci si attende qualche contributo a riguardo, si comprende quanto sia giustifica­to l’ottimismo.

Va detto che sull’agenda di Auteri ci sono molte cose ancora da sistemare. La squadra è alla ricerca dell’equilibrio necessario per essere protagonis­ta nel tempo e nell’arco di uno stesso incontro. Finora, a spezzoni strappa applausi, si sono alternati momenti di defaillanc­e che avrebbero potuto mettere in discussion­e risultati praticamen­te acquisiti (vedi Virtus Francavill­a e Cavese). Allo stesso modo è prioritari­o che tutti i giocatori arrivino allo stesso livello di forma. Chi ha avviato il suo percorso dai primi giorni di ritiro è nettamente più avanti rispetto agli altri. Montalto e Citro, Lollo e Semenzato, lo stesso Candellone, hanno bisogno di tempo e forza per garantire l’intensità richiesta. Celiento, in questo senso, è una splendida eccezione. Il difensore ex Catanzaro, fortemente voluto dal tecnico dei «galletti», ha già conquistat­o tutti. Assieme a Maita (continuità di rendimento incredibil­e), Antenucci e D’Ursi, rappresent­a la certezza. Ora tocca agli altri. Questo Bari non vuole smettere di volare.

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Mirco Antenucci, 36 anni, è un pilastro Bomber di razza: cecchino sotto porta
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Il bomber che non ti aspetti è un difensore Daniele Celiento, 26 anni, è una sicurezza
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