Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Chiusure anticipate Confesercenti attacca
Locali chiusi entro le 24 e divieto di servire all’aperto dopo le 21. Il nuovo decreto del governo per contenere la diffusione del coronavirus farà «male» alla Puglia che «si stava riprendendo a poco a poco dalla chiusura di marzo. Rischiamo di perdere oltre il 40% di fatturato». Benny Campobasso, presidente regionale della Confesercenti sa bene cosa costerà alle attività commerciali la nuova stretta: «Ma noi non siamo il male, piuttosto i contagi arrivano soprattutto dalle scuole, lì sì che ci sono assembramenti». Ma non è tutto. Campobasso dice con fermezza che andava trovata un’altra strada «perché posso affermare senza paura di essere smentito che siamo gli unici a far rispettare le regole in maniera precisa». Si riferisce ai negozianti, ai ristoranti ma a tutti i commercianti in generale che «quotidianamente si impegnano per misurare temperature, far rispettare le distanze». Cosa diversa è l’assembramento spontaneo di ragazze e ragazzi all’esterno dei locali. «Non può dipendere dal titolare di un bar, non è colpa sua e non può gestirlo. È proprio su questo che occorre il controllo ma non su chi lavora e rispetta le regole». Il terremoto sull’economia della regione Puglia potrà dunque essere molto doloroso e spazzare via i residui di speranza degli esercenti medi e piccoli che con grandi sacrifici vanno avanti. «Solo la paura del nuovo decreto ha svuotato i locali la scorsa settimana», sottolinea Campobasso.