Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Emiliano pronto a schierare la giunta con il 6-4-1
Mezza dozzina di assessori uomini, poi solo donne. Alla Capone la poltrona di presidente del Consiglio
BARI L’allenatore cambia lo schema di gioco. Michele Emiliano passa dal 5-5 (parità di genere in giunta regionale) al 6-4-1. Ovvero esecutivo con 6 uomini e 4 donne. Ma le caselle femminili, complessivamente, rimarrebbero cinque considerando che la presidenza del Consiglio regionale (il numero 1 indicato dalla sequenza) verrebbe assegnata ad una donna. E, come detto in altre circostanze, sarebbe la prima volta in Puglia. Tradotto politicamente: lo schema cambia ma le donne non sarebbero sacrificate. Beninteso, il 6-4-1 non è l’unica possibilità: diciamo che oggi è il modello più accreditato per resistere alle pressioni dei singoli e delle forze politiche.
La componente maschile è a buon punto e si basa su tre punti fermi: l’epidemiologo Lopalco (lista Con) fa compagnia a 2 pd: Piemontese e Pentassuglia (appena nominato all’Agricoltura). Il quarto posto va ai Popolari e il designato è Sebastiano Leo. Il quinto un altro esponente di Con: il leccese Alessandro Delli Noci (oppure un pd salentino, il maggior suffragato Donato Metallo, ma questa è una subordinata). Con lo schema 5-5 i posti per gli uomini sarebbero finiti. Emiliano si tiene largo e ne aggiunge un altro.
A che serve? A rispondere alle pressioni che arrivano dal pd Filippo Caracciolo (rieletto a furor di popolo nella Bat) e dal popolare Gianni Stea. Inoltre si deve tenere conto, se si arrivasse all’intesa, delle ambizioni del grillino Cristian Casili. Soprattutto, va detto, il sesto uomo risponde all’esigenza di dare spazio a due componenti rimaste escluse dal Consiglio: l’area vendoliana (lista Puglia solidale verde) e ad Art.1 (Senso civico). Molti considerano il sesto posto maschile proprio un preparativo per offrire un riconoscimento a queste due componenti di sinistra. Entrambe – l’area vendoliana e quella di Art.1 – sembrano avere poche donne da offrire. E si preparano con due uomini: Nico Bavaro (Sinistra italiana) ed Ernesto Abaterusso (riferimento pugliese del ministro della salute, Roberto
Speranza). Il barometro di questi giorni volge in direzione di Abaterusso: nella considerazione che nella stagione del Covid, con molte decisioni da prendere e molti soldi da spendere, una sponda nel ministero della salute è quel che occorra. Le altre 4 donne da inserire in giunta sono un mistero (si dovrà far quadrare competenza e circoscrizione elettorale). Mentre si consolida la posizione di Loredana Capone (la più esperta tra le dem) alla presidenza del Consiglio. Se i 5 Stelle entrassero in giunta e non toccasse a Casili, il nome più accreditato sarebbe quello di Rosa Barone.