Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il vescovo umile per cancellare lo scandalo
Ritratto di Semeraro, il prelato leccese nominato dal Papa al posto del dimissionario Becciu
Papa Francesco sceglie un salentino e si affida ad uno dei suoi più fedeli collaboratori dopo lo scandalo che ha travolto il Vaticano e (soprattutto) il cardinale dimissionario Angelo Becciu, accusato di avere dirottato il denaro per i poveri verso fondi speculativi e favori ai familiari.
Monsignor Marcello Semeraro, 73 anni a dicembre, di Monteroni, è il nuovo Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi (di cui era membro dal 2009), incarico ricoperto fino al 24 settembre scorso proprio da Becciu, le cui dimissioni sono state imposte dallo stesso pontefice. Alla sua congregazione il compito di vagliare le procedure di beatificazione e canonizzazione.
Già segretario del Consiglio dei Cardinali (il cosiddetto “C9”), ruolo che lo vedeva coadiuvare il Papa nel governo della Chiesa universale ed a studiare un progetto di revisione della Curia romana, monsignor Semeraro è anche amministratore apostolico ad nutum Sanctae Sedis dell’abbazia territoriale di Santa Maria di Grottaferrata nonché delegato pontificio dell’Ordine Basiliano d’Italia. E, ancora, membro del Dicastero per la Comunicazione e Consultore della Congregazione per le Chiese Orientali, membro della Commissione Episcopale Cei e presidente del consiglio di amministrazione di Avvenire-Nuova editrice spa.
Ordinato sacerdote nel 1971, fu nominato vescovo di Oria nel 1998 da San Giovanni Paolo II ed è attualmente a capo della diocesi di Albano Laziale. Chi lo conosce bene «sin da quando era seminarista» è il cardinale Salvatore De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo. «Imposi le mani su di lui nell’ordinazione episcopale cui assistetti a Lecce nel 1998 – ricorda Sua Eminenza De Giorgi, originario di Vernole, vicino Lecce – l’ho seguito sempre con tanta ammirazione, sia come professore che come direttore dell’Istituto scienze religiose in Puglia. Siamo molto legati, non soltanto perché conterranei ma anche per il fatto che sia stato vescovo di Oria, come me: fu il mio secondo successore in quella diocesi».
«Anche con Papa Francesco ha rivelato le sue eccezionali qualità – continua il cardinale – dobbiamo essere veramente lieti e ringraziare il Signore, che guarda ancora al nostro Salento e chiama alcuni suoi servitori per servirlo anche in posti apicali della Chiesa».
Intelligente ed amabile, Semeraro. «Dal punto di vista umano ho sempre ammirato la sua grande intelligenza e la sua grande amabilità, che sono sue caratteristiche. In genere, quando uno raggiunge un certo traguardo si monta la testa, lui no. È uno dei tratti della sua profonda spiritualità, che ha sempre manifestato nei luoghi d’Italia in cui è stato chiamato. La sua nomina è un chiaro segnale della fiducia che ha in lui Papa Francesco».