Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Allarme di Emiliano sugli ospedali «Mancano medici e infermieri»

Allarme al Polivalent­e: «Così la città è divisa in due»

- Di Lucia del Vecchio

Ieri in Puglia altri 321 positivi e quattro decessi. E ora c’è il rischio che il sistema sanitario possa andare in tilt. Il governator­e Emiliano assicura: «Non chiuderemo i reparti ordinari ma mancano medici e infermieri. E ho proposto l’assunzione di italiani che lavorano all’estero».

BARI La città di Bari è spaccata in due. Mentre al centro risulta più facile organizzar­e la didattica ad orari sfalsati come ha previsto il Governo con l’ultimo decreto per contenere la diffusione del Covid, in periferia la situazione è a dir poco complicata. Mercoledì prossimo dovrebbero entrare in vigore gli accessi scaglionat­i degli alunni dalle 9 in poi, con turni anche pomeridian­i, ma purtroppo ci sono dei limiti oggettivi che penalizzer­anno gli alunni del Mezzogiorn­o e in particolar­i quelli che frequentan­o scuole di periferia, come quelli del Polivalent­e di Bari, a Japigia. L’allarme lo lancia la preside del liceo Scientific­o Salvemini, Tina Gesmundo. Ma il problema è esteso in egual modo all’istituto tecnico economico Lenoci, il tecnico Biologico Elena di Savoia e l’istituto tecnico Euclide-Caracprobl­ema

ciolo, per un totale di oltre 5mila alunni. «Non ci sono corse disponibil­i per il Polivalent­e che permettano ai nostri studenti che vengono da fuori di arrivare dopo le 9 - spiega Gesmundo - Per non parlare del pomeriggio. Non possiamo inventarci soluzioni, per ora abbiamo scaglionat­o gli ingressi dalle 8,15 fino alle 8.45, dopo non sarà possibile perché non ci sono mezzi per arrivare».

Gli alunni del Salvemini sono per la metà pendolari, una buona parte di essi prende mezzi pubblici. «Per loro aumenterem­o la didattica a distanza con alternanza - dice ancora la preside - È da marzo che poniamo il problema del trasporto pubblico per i nostri alunni, invece si è arrivati a questo punto. Per tutta l’estate abbiamo lavorato: la Città Metropolit­ana ci chiedeva il numero degli studenti che prendevano mezzi pubblici, ma corse supplement­ari non sono arrivate».

Al centro città va meglio perché molti degli alunni arrivano a piedi e organizzan­do i docenti si può entrare più tardi. Poi c’è chi, come la preside dell’istituto alberghier­o e il sociosanit­ario Perotti di Bari e Triggiano, ha risolto il

già in partenza. «Abbiamo lavorato tutta l’estate con il nostro staff e dato che avevamo alcune classi molto numerose abbiamo chiesto al ministero un finanziame­nto per potenziare l’organico - spiega Rosangela Colucci - Così siamo riusciti a spezzettar­e le classi che adesso non raggiungon­o le 15 unità. Sono soddisfatt­a e per questo non ricorrerem­o alla didattica a distanza. Per l’ingresso alle 9 dobbiamo ancora lavorarci e ci vorrà una settimana». E purtroppo non manca la conta dei contagi tra gli alunni. Ieri sono state chiuse tre scuole a Gravina, una a Modugno, una a Valenzano, Monopoli e a Biccari. Positivi alcuni alunni e le insegnanti. Sono partite le sanificazi­oni e l’isolamento delle classi coinvolte.

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Emiliano (a destra) con il ministro della sanità Speranza
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Tina Gesmundo, la preside dell’istituto scientific­o Salvemini

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