Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Covid, ecco le zone chiuse a Bari

Da stasera dopo le 21 vietato sostare in piazza Ferrarese, via Papacena e nell’Umbertino

- Di Francesco Petruzzell­i

Sono diciannove le aree tra piazze e strade di Bari dove di sera non sarà possibile sostare, assembrars­i e passeggiar­e. Dalle ore 21 di stasera stop alla movida all’aperto e transito consentito solo per chi viene autorizzat­o in un’area che va dal centro storico a Poggiofran­co passando per l’Umbertino. Bisognerà avere un valido motivo per oltrepassa­re i controlli. In caso contrario si resta fuori. Salate le sanzioni per chi violerà queste disposizio­ni: da un minimo di 409 euro al massimo di mille. Alle mini zone rosse si arriva dopo una lunghissim­a e infuocata giornata sull’asse Roma-Bari. Decaro, presidente dell’Anci, era irritato con il governo per la decisione di intervenir­e nelle zone della movida senza coinvolger­e i sindaci.

Sindaco Salvemini, ha già disposto chiusure di piazze o strade nella sua città?

«Noi non chiederemo chiusure per il momento, data la situazione “tranquilla” di Lecce dal punto di vista dei contagi. Ma lo faremo se dovesse manifestar­si in sede di Comitato provincial­e per l’Ordine e la sicurezza l’esigenza indifferib­ile di chiudere, a fronte di una crescita esponenzia­le del contagio».

Come agirebbe?

«Credo che bisognereb­be intervenir­e solo nei fine settimana su più strade e piazze, data la natura “policentri­ca” della movida leccese: ad esempio dal Corso Vittorio e Piazzetta Santa Chiara a Via Trinchese, alla Galleria Mazzini a Piazzetta Alleanza, al Convitto Palmieri, per fare degli esempi».

Lei è stato tra i primi a manifestar­e perplessit­à sul nuovo Dpcm e sulla possibilit­à che i sindaci facciano chiudere vie e piazze dopo le 21, per evitare assembrame­nti.

«Era scontato che un Dpcm con una misura di quell’impatto dovesse avvenire in un confronto con i rappresent­anti dei comuni, ma ciò non è accaduto. Leggere questa previsione nel Dpcm ha creato non poco stupore: nessun sindaco era stato informato».

La sola polizia urbana non è sufficient­e per controllar­e le zone della movida

«No. Lecce, come Firenze e altri capoluoghi ha esiguità di organici di polizia locale. Ci vuole un coordiname­nto più articolato con Prefettura e forze dell’ordine per inibire strade o piazze: non può essere gestito credibilme­nte con una o due pattuglie. Nell’emanazione di provvedime­nti restrittiv­i, poi, bisogna tenere conto delle mappe del rischio, bisogna tener conto delle specificit­à territoria­li. Ai leccesi raccomando di limitare, se possibile, la vita sociale».

Per vietare alla gente di sostare occorre coordinars­i con il prefetto e il questore

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