Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Da noi nessuna iniziativa Decida Palazzo Chigi»
Ha individuato le strade da chiudere per evitare folla e contagi?
«No, perché è una responsabilità che spetta al governo. Conte non può scaricarla su di noi. Il premiere non ci deve dire quello che dobbiamo fare per evitare gli assembramenti. Io sono stato uno dei primi sindaci a chiudere, per esempio la Villa Comunale e altri parchi cittadini. Quello che infastidisce di più, però, è il tentativo del governo di scaricare le responsabilità sui di noi».
Ci spieghi.
«In questo periodo abbiamo avuto numerosi contatti e incontri con il prefetto per decidere cosa fare per la salute dei cittadini in questa emergenza. Sono stato uno dei primi ad imporre la mascherina nei luoghi pubblici. Non ho atteso che me lo dicesse Conte».
Cosa contesta a Conte. Provvedimenti, metodi?
«Non è piaciuto a me come ad altri sindaci il metodo utilizzato dal governo. Avremmo preferito un maggiore coinvolgimento prima di fare provvedimenti come l’ultimo Dpcm. Anche sulla chiusura dei bar alle sei non sono d’accordo. Siamo sicuri che chiuderli anticipatamente serva a contenere la movida?»
Sindaco, come risolvere la questione degli assembramenti. È sufficiente la chiusura anticipata di alcuni esercizi commerciali?
«Ci vuole altro e non ce lo deve insegnare Conte. Vede, il vero problema nel prendere decisioni, è che manca un adeguato coordinamento tra governo, regioni e Comuni. Se ci fosse stato un maggior confronto questi svarioni non ci sarebbero stati. Non si possono scaricare tutte le responsabilità sui sindaci. Il governo non vuole prendere decisioni e allora scarica tutto su di noi».
Non mi è piaciuto il metodo usato a Roma, avremmo voluto dire la nostra