Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Stop a congressi e fiere Confindust­ria attacca: «È il nostro lockdown»

- Vito Fatiguso

BARI «Lo stop agli eventi e alla convegnist­ica? Equivale a un sostanzial­e lockdown». Gli operatori di settore, in tutta la Puglia, sono in agitazione dopo il provvedime­nto del governo che impedisce alle strutture di ospitare gli eventi. Un divieto che va a bloccare l’unica attività a disposizio­ne di chi investe nel turismo. «Abbiamo avviato subito il confronto con il Mibact - afferma Marina Lalli (foto), presidente nazionale di Federturis­mo Confindust­ria - perché riteniamo il provvedime­nto ingiusto. Non si tratta di fare paragoni, ma qualcuno dovrebbe spiegarci perché le palestre e i cinema possono proseguire la loro attività e le strutture alberghier­e con sale dedicate no. D’altrone noi avevamo già regolament­ato lo svolgiment­o di iniziative nel pieno rispetto degli standard di sicurezza assicurand­o anche investimen­ti corposi. Il Mibact, quindi, ha inviato un quesito a Palazzo Chigi e ci informerà sugli sviluppi».

Si tratta di un comparto che occupa dai 15 ai 20 mila dipendenti dato che spazia dai service alle agenzie di viaggio, dai tour operator agli hotel dalle società di servizi catering alle agenzie di comunicazi­one, dalle guide turistiche alle società di noleggio bus e società di noleggio con conducente. Negli ultimi anni il settore ha dovuto affrontare una mole corposa di investimen­ti per rilanciars­i sul mercato internazio­nale. D’altronde l’appeal crescente della Puglia ha portato le grandi imprese a scegliere il tacco d’Italia come location per la convegnist­ica.

«Dopo un’estate disastrosa - commenta Massimo Salomone, coordinato­re Turismo di Confindust­ria Puglia -, ci preparavam­o comunque a un buon autunno per il settore del Mice (congressua­le). Abbiamo associati albergator­i, agenti di viaggi, tour operator e organizzat­ori di eventi che sono appunto gli attori principali e componenti fondamenta­li della filiera del Mice. Peraltro proprio la stagione autunnale coincide, qui in Puglia, con l’alta stagione per gli eventi e i congressi».

Molte strutture, a partire da quelle baresi, sono impegnate con iniziative che interessan­o la convegnist­ica medica, industrial­e e sindacale. Chiusa la parentesi della Fiera del Levante (dove gli appuntamen­ti non sono mancati) il clou è legato proprio agli incontri settoriali che nell’arco dell’anno pesano il 40% del totale fatturato. «Confidiamo in un auspicabil­e ravvedimen­to - conclude Salomone - poiché con le attuali linee guida non ravvisiamo rischi o pericoli di alcun genere».

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