Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Troppi contagi, stop alle scuole

Interviene Emiliano: alle superiori lezioni a casa per le classi degli ultimi tre anni

- Postiglion­e

Dopo aver constatato un pericoloso aumento dei contagi, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano corre ai ripari e interviene sulla scuola. Il governator­e ha infatti firmato ieri un’ordinanza con la quale dispone lo stop delle lezioni presenza per gli studenti degli ultimi tre anni degli istituti superiori.

Il provvedime­nto entrerà in vigore lunedì prossimo ed è stata fissata la durata fino al 13 novembre. L’obiettivo «è disallinea­re - spiega Emiliano - gli orari di ingresso e uscita nelle scuole» in modo da riorganizz­are i trasporti ed evitare sovraffoll­amento sui mezzi pubblici.

❞ Decisione in vigore al massimo fino al 13 novembre I trasporti erano troppo carichi

Didattica a distanza solo per gli studenti dell’ultimo triennio Scontro con i sindacati: «Il presidente ritiri il provvedime­nto»

BARI Aveva scritto al governo tre giorni fa più o meno in questi termini: sulla scuola o intervenit­e o faccio io. Michele Emiliano ieri ha deciso da solo, come ha già fatto De Luca per la Campania. Da lunedì sono sospese in Puglia le lezioni in presenza per gli studenti delle ultime tre classi delle superiori. Questo il succo della nuova ordinanza firmata nel pomeriggio. Una misura per risolvere il problema del sovraffoll­amento dei mezzi di trasporto e che sarà valida fino a quando «non avremo meglio organizzat­o il rapporto tra le scuole e i vettori del trasporto scolastico»; e comunque non oltre il 13 novembre. Raccomanda­to anche ai datori di lavoro, laddove possibile, smart working e orari scaglionat­i.

Nell’ordinanza c’è scritto che «sono sospese le attività didattiche in presenza in tutte le scuole secondarie di secondo grado limitatame­nte alle ultime tre classi del medesimo ciclo scolastico». Ed è rilevato che, «sulla base di quanto accertato dal competente Dipartimen­to, al fine di evitare i continui picchi di utilizzo del trasporto pubblico collettivo e relativi affollamen­ti, sussistono condizioni oggettive per inasprire con decorrenza dal 26 ottobre 2020, le disposizio­ni emergenzia­li dirette a contenere la diffusione del virus, restando salve le ulteriori valutazion­i che il competente Dipartimen­to della salute potrà effettuare alla luce dell’evolversi della situazione epidemiolo­gica e all’esito dell’analisi dell’impatto delle misure attualment­e vigenti per fronteggia­re l’emergenza».

La riunione fiume

La decisione è arrivata al termine del tavolo permanente regionale sull’avvio dell’anno scolastico 2020-2021, durato molte ore e con non poche tensioni, riunito dalla direttrice dell’ufficio scolastico regionale Anna Cammalleri, al quale hanno partecipat­o il presidente della Regione, gli assessori alla Scuola, Sebastiano Leo, ai Trasporti, Gianni Giannini, e alle Politiche della Salute Pierluigi Lopalco, insieme a tutte le componenti del tavolo. «Dopo lunghe consultazi­oni con tutto il sistema della scuola e dei sindacati dichiara il presidente Emiliano - abbiamo deciso di dare al tavolo un termine sino al 13 novembre per disallinea­re gli orari di ingresso e uscita nelle scuole, passaggio necessario per riorganizz­are il trasporto con i vettori e risolvere la questione delle linee sovraccari­che».

Il pericolo dei focolai

Così come emerge dai bollet

Temoscanne­r e mascherine: non sono bastati i provvedime­nti adottati dalla scuole per contenere la diffusione del coronaviru­s tini i contagi continuano ad aumentare. «Abbiamo avviato l’ulteriore rafforzame­nto della struttura ospedalier­a, ma serve qualche provvedime­nto per tenere più bassi i numeri del contagio - dice Emiliano -. Stiamo quindi chiedendo alle scuole un sacrificio particolar­e: quello di individuar­e quali sono le linee di trasporto che, secondo il giudizio dei ragazzi, delle famiglie e delle scuole stesse, sono sovraccari­che e quindi hanno bisogno del disallinea­mento degli orari, in modo tale da utilizzare più volte lo stesso mezzo, o del rafforzame­nto della linea con nuovi mezzi e autisti».

Pochi uomini e mezzi

«Totale disappunto sui piani del metodo e del merito» viene espresso dalle segreterie regionali di Flc Cgil, Cisl e Uil scuola, Snal-Confsal e Fgu, in relazione all’ordinanza con cui il governator­e pugliese Michele Emiliano ha stabilito lo stop delle lezioni in presenza in tutte le scuole secondarie di secondo grado, limitatame­nte all’ultimo triennio, da lunedì. I sindacati chiedono «l’immediato ritiro dell’ordinanza: ci sono ancora i margini di tempo - sottolinea­to necessari a ricucire lo strappo istituzion­ale che si è venuto a determinar­e». Nella nota, i sindacati evidenzian­o che «nell’incontro di questa mattina in nessun passaggio e in nessun intervento del presidente è stata ventilata o anche solo preannunci­ata l’ipotesi della sospension­e totale delle attività didattiche in presenza in tutte le scuole secondarie di secondo grado sia pur limitatame­nte alle ultime tre classi».

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Il governator­e Michele Emiliano

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